ANSA) – BARI, 26 MAR – La terza sezione penale della Corte d’appello di Bari ha assolto ‘perché il fatto non sussiste’ dall’accusa di associazione mafiosa l’ex manager barese delle Case di cura riunite (Ccr), Paolo Biallo, e il boss mafioso barese Savino Parisi. I due erano imputati nel processo chiamato ‘Speranza’ sul mai provato intreccio tra mafia, affari e politica risalente agli anni ’90 nella gestione delle Ccr di Francesco Cavallari, l’allora re Mida della sanità privata pugliese in convezione con la Regione Puglia. Questa sentenza potrebbe riaprire la vicenda processuale che coinvolge Cavallari, il quale nel 1995 patteggiò per questi fatti una condanna a 22 mesi di reclusione per associazione mafiosa, falso in bilancio e corruzione. Cavallari è l’unico imputato condannato, tramite patteggiamento, per un reato associativo mafioso a seguito del quale ha subito la confisca del patrimonio per 350 miliardi di lire.
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