Lunedì 26 febbraio 2024 la celebrazione dei 40 anni
dalla storica visita a Bitonto di Papa Giovanni Paolo II
BITONTO, 23 FEB 2024 – Bitonto celebra i 40 anni dalla storica visita in città di Papa Giovanni Paolo II, avvenuta il 26 febbraio 1984, con una manifestazione pubblica promossa dall’Amministrazione comunale e dall’associazione culturale musicale “Davide delle Cese”.
L’evento, il cui titolo “Fatevi paladini della causa della solidarietà e della pace” riprende significativamente un passo del discorso rivolto dal Pontefice all’immensa folla di fedeli radunata ai piedi della Porta Baresana, si svolgerà lunedì 26 febbraio 2024, alle ore 17.30, nella suggestiva cornice del Teatro Traetta.
Il programma prevede la proiezione del video originale registrato quel giorno da Pasquale Nacci, noto in città per la sua pluriennale attività di documentazione video-fotografica amatoriale dei principali eventi religiosi cittadini, seguita da una conferenza, alla quale parteciperanno con il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, e l’arcivescovo emerito della Diocesi Bari-Bitonto, mons. Francesco Cacucci, Mimmo Larovere (giornalista e figlio dell’allora sindaco Girolamo Larovere), Nicola Pice (presidente della Fondazione “De Palo-Ungaro”), Stefano Milillo (direttore dell’Archivio Storico Diocesano), Enzo Robles (già docente di Storia della Chiesa all’Università di Foggia), Giovanni Procacci (presidente del Comitato di accoglienza del Papa) e Pietro Cannito (rappresentante degli agricoltori alla cerimonia del 1984).
La serata sarà conclusa da un concerto sulla pace.
La Controrchestra BigBand, diretta dal m° Vito Vittorio Desantis, suonerà brani di John Lennon (Imagine e Give peace a chance), Paul Mc Cartney (Ebony and ivory), Francesco De Gregori (Generale), Edoardo Bennato (A cosa serve la guerra), Francesco Guccini (Auschwitz), Bob Dylan (Blowin’ in the wind), Gianni Morandi (C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones), per poi chiudere con We are the world, canzone incisa nel 1985 dagli USA for Africa, diventata un inno di pace e fratellanza a tutte le latitudini.
Redazione