“I conti non tornano” al Comune di Cellamare. Di poche ora fa la nota a firma dei Consiglieri Comunali Gianluca Vurchio, Michele Laporta, Nicola Digioia e Anna Elena Zammataro. Nella stessa i consiglieri esprimono forti preoccupazioni per la gestione del bilancio del Comune di Cellamare. In particolare la Corte dei Conti avrebbe sollevato l’esistenza di anomalie nel rendiconto di gestione 2015.
“I giudici contabili – sottolinea la nota – hanno acceso i riflettori su una serie di irregolarità nel conto consuntivo 2015, il primo dell’amministrazione De Santis e del responsabile del servizio ragioneria dr. Giovanni Raimo entrambi convocati in adunanza pubblica dalla sezione regionale della Corte dei Conti. Tra i rilievi evidenziati dai magistrati contabili le irregolarità nel riconoscimento dei debiti fuori bilancio e soprattutto i prelievi dai fondi vincolati per altre spese senza che siano stati poi regolarmente ricostituiti. Malgrado i chiarimenti forniti in adunanza dal responsabile del servizio ragioneria i giudici contabili, in riferimento al rendiconto 2015 del Comune di Cellamare, hanno confermato le violazioni riscontrate prescrivendo che il Comune di Cellamare chiarisca la discordanza tra quanto affermato in merito ai prelievi dai fondi vincolati e quanto emerge dalla banca dati delle pubbliche amministrazioni. La sezione regionale della Corte dei Conti ha inoltre disposto che entro 60 giorni il Comune dovrà far pervenire la delibera di presa d’atto da parte del Consiglio Comunale, da cui si evince tra l’altro, che il Sindaco, su richiesta di ben 4 consiglieri comunali, si è rifiutato di dare lettura integrale della delibera della Corte dei Conti che dovrà essere pubblicata all’albo pretorio comunale affinchè tutti i cittadini possano prenderne visione”.
In un Paese civile e democratico, ed ancor di più nella massima assise cittadina, quale il consiglio comunale, il Sindaco non può rifiutarsi a fronte della nostra richiesta di lettura delle osservazioni espresse dalla Corte dei Conti di Puglia, di darne conoscenza ai consiglieri presenti in aula ed invece, purtroppo, è accaduto questo – commenta il consigliere comunale Gianluca Vurchio – negando la lettura del dispositivo della Corte dei Conti. E cosa peggiore, continua Vurchio rincarando la dose, è che la nostra proposta di lettura – ampiamente legittima – è stata posta ai voti ed ha visto esprimere il voto contrario di tutti i consiglieri presenti in aula, ad eccezione dei proponenti.
Nella nota si pone all’attenzione che “i giudici contabili hanno inoltre anticipato che, in merito ai prelievi dai fondi vincolati non ricostituiti, procederanno ad un’analisi di maggior dettaglio anche per gli esercizi finanziari 2016 e 2017”.
“Considerati tali pesanti rilievi da parte della Corte dei Conti e verificato che nessuna delle proposte, avanzate già in sede di approvazione del bilancio di previsione 2018, è stata recepita in sede di assestamento di bilancio, i consiglieri comunali Vurchio, Digioia, Laporta e Zammataro hanno espresso voto contrario. Anche l’assestamento di bilancio è stato dunque approvato con il voto favorevole di soli 5 consiglieri comunali (Di Gioia Giovanni, Losurdo Mariagrazia, Fiorenza Carbonara, Davide Di Gioia, De Sario Angela), più il Sindaco, 2 astensioni (Valentina Pizzi, Margherita Salvemini) e 4 voti contrari (assente il consigliere comunale Pietro Positano). Sull’assestamento di bilancio – conclude Vurchio – si conferma ciò che da tempo diverso oramai continuo a ribadire: un bilancio approvato con soli 5 voti favorevoli, più il Sindaco, 2 astenuti e 4 contrari, è un bilancio che non possiede una maggioranza politica”.
Antonio Carbonara