Un incendio che gli investigatori ritengono sia di natura dolosa si è sviluppato all’interno dell’abitazione, ormai disabitata, di Simone Russo, il pasticciere di 44 anni, di Cerignola, assolto ieri per l’omicidio – avvenuto il 22 agosto dello scorso anno – del vicino di casa, Vincenzo Longo.
Per i giudici della Corte d’Assise Simone Russo avrebbe sparato, uccidendo il vicino, per legittima difesa, al termine di un litigio e dopo che la vittima lo aveva inseguito impugnando una mazza da golf e distruggendo la porta di ingresso della sua abitazione. Simone Russo già da un anno stava scontando la detenzione domiciliare in un paese della provincia di Foggia,proprio per motivi di sicurezza. La famiglia di Vincenzo Longo vive ancora in quel complesso di case. Ieri, al termine della lettura del dispositivo, i familiari della vittima erano andati in escandescenza. Sul luogo dell’incendio sono intervenuti i vigili del fuoco. La casa è andata quasi completamente distrutta.Sull’episodio indagano i carabinieri.
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redazione