Si è svolta questa mattina, nel 76° anniversario della difesa del porto di Bari dall’attacco nazifascista, la cerimonia di commemorazione organizzata dall’amministrazione comunale di Bari, l’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, l’IPSAIC – Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, la CGIL Camera del Lavoro di Bari e l’ARCI Bari.
Alle ore 9.30 il sindaco Antonio Decaro ha deposto una corona d’alloro presso il palazzo della Vecchia Dogana, all’esterno del porto.
“Oggi siamo qui per ricordare quello che è accaduto 76 anni fa – ha detto Antonio Decaro -. Il 9 settembre del 1943 questa città è stata teatro di un evento che ha cambiato la storia di Bari e ha contribuito a cambiare per sempre la storia del nostro Paese. Un gruppo di persone – donne, uomini e alcuni ragazzi – si affiancarono spontaneamente alle truppe del generale Bellomo per difendere la città vecchia e il porto da un attacco dell’esercito nazista. Quel giorno Bari ha contribuito alla lotta di Liberazione italiana difendendo con successo un presidio logistico strategico per gli esiti della seconda guerra mondiale. Stamattina, venendo qui, ho letto un articolo del professor Martino che accostava due simboli di quella giornata, uno militare e uno civile, due persone, il generale Bellomo, che senza alcun ordine dall’alto, e anzi contravvenendo a ordini superiori, decise di difendere Bari vecchia e il porto, e un ragazzino, Michele Romito, che si mise alla testa di un gruppo di cittadini, e con il lancio di una granata di fatto bloccò l’avanzata della colonna di camion tedeschi decisi a distruggere il porto.
Ancora una volta, siamo qui, insieme – istituzioni, associazioni e cittadini -, per onorare il ricordo di quella giornata, per non dimenticare ciò che accadde, per riconoscere il doveroso tributo alle donne, agli uomini e ai ragazzini di Bari vecchia che scesero in strada per difendere la loro comunità.
Questo episodio, che racconta del nostro orgoglio, del nostro amore per questa terra, del nostro senso di libertà, ci è valso il riconoscimento della medaglia d’oro al valor civile della Resistenza da parte del presidente della Repubblica.
Per questo voglio tornare a ringraziare chi da sempre lavora per tutelare e custodire la verità della storia e ormai da tanti anni è al nostro fianco: l’ANPI, l’IPSAIC, la CGIL e l’Arci, che assieme all’amministrazione comunale hanno avuto il merito di riannodare i fili del passato e di ricostruirne anche le pagine meno conosciute e gli episodi secondari, raccogliendo documenti, testimonianze, materiali e aggiungendo, in modo puntuale e scientifico, tasselli e informazioni utili alla ricostruzione della nostra storia. Grazie a questa instancabile attività siamo riusciti a promuovere una nuova consapevolezza diffusa e a tramandarla alle giovani generazioni, cui affidiamo questo immenso patrimonio”.
Alla cerimonia è intervenuta, tra gli altri, Luisa Palmisano assessora alla Cultura del Comune di Bitetto, città simbolicamente gemellata con Bari per gli episodi di resistenza al nazifascismo, che questo pomeriggio ospiterà una cerimonia in piazza Aldo Moro sotto la lapide dedicata ai caduti antifascisti del 9 settembre 1943.
“Anche quest’anno, in un gemellaggio ideale con il Comune di Bari, il 9 settembre l’amministrazione comunale di Bitetto commemora il 76° anniversario dello storico episodio di Resistenza della popolazione alle azioni terroristiche compiute dai battaglioni nazisti dislocati in paese all’indomani dell’Armistizio – ha commentato Luisa Palmisano -. Indubbiamente, fu una rivolta spontanea ma decisiva per la liberazione del paese. Questo pomeriggio, alle ore 18, in piazza Aldo Moro, il sindaco Fiorenza Pascazio, dopo aver ricordato il sacrificio dei 22 militari caduti nello scontro armato con le truppe d’occupazione, apporrà la corona di fiori tricolore all’epigrafe commemorativa alla presenza del coordinatore regionale A.N.P.I. Puglia Ferdinando Pappalardo e dei rappresentanti del Consiglio comunale dei ragazzi, delle Istituzioni scolastiche e delle associazioni culturali e militari cittadine. La cerimonia si concluderà con l’esecuzione dei canti patriottici a cura della Banda di Bitetto. “Bella ciao!”, intonata dai giovani del Consiglio comunale dei ragazzi, non potrà non rinforzare il ricordo che con la lotta di Liberazione l’Italia seppe risorgere come paese libero e democratico, animato dai valori della pace, del lavoro e della solidarietà.
La cerimonia di questa mattina è proseguita presso la pietra d’inciampo in largo Maurogiovanni, sulla muraglia, a Bari vecchia.
Ufficio stampa Comune di Bari
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