Chiusa l’IPTV illegale e a rischio 700 mila utenti, anche baresi: l’avv. Ruggiero sul caso

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Il 18 settembre è stata oscurata la piattaforma Xtream Codes, che consentiva di guardare film, sport e serie TV delle principali pay TV, come Sky, Netflix, DAZN e Infinity. Il blitz della Polizia Postale e Guardia di Finanza ha inoltre messo in evidenza oltre 700mila spettatori che fruendo abusivamente di programmi Tv coperti da copyright, dopo aver corso rischi sul piano della sicurezza informatica, potrebbero ritrovarsi sotto inchiesta.

 

 

Effettivamente i fruitori di questa IPTV illegale – commenta l’Avv Francesco Ruggiero – rischiano di andare a processo. C’è infatti l’articolo 171 octies della Legge sulla protezione del diritto d’autore (la 633 del 1941) che punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni e multe da 2.500 a 25mila euro chiunque a fini fraudolenti produce, pone in vendita, importa, promuove, installa, modifica, utilizza per uso pubblico e privato apparati o parti di apparati atti alla decodificazione di trasmissioni audiovisive ad accesso condizionato”.

Le indagini hanno portato a provvedimenti di perquisizione locale, informatica e conseguente sequestro nei confronti della più rilevante organizzazione clandestina mondiale ideatrice e principale responsabile della capillare diffusione illegale via Internet delle emittenti televisive a pagamento. La base dell’organizzazione in Italia era a Napoli, con collegamenti a Roma, Taranto, Avellino, Caserta, Cosenza, Messina, Vicenza, Palermo e Bari. Qui è stata infatti stata individuata una banda che gestiva la parte commerciale.

Ciò che appare come un servizio economico e vantaggioso a fronte dei contenuti a cui poi si accede, in realtà potrebbe costituire una importante minaccia per i nostri dati sensibili. Il pubblico collegato da casa in realtà paga molto di più rispetto ai 5 o 10€, aprendo il proprio computer a malware, spy-bot o peggio. Può infatti accadere che vengano installati, a propria insaputa, un software moltiplicatore di click, usando il device dell’utente per drogare i dati di accesso a un determinato sito”.

La possibilità di identificare gli utenti della piattaforma illegale è molto alta e facile da attuare. Questo perché i metodi adottati dalle Forze dell’Ordine e da tutti i sistemi investigativi europei, sono indubbiamente all’avanguardia tenendo presente che si è nelle condizioni di rintracciare ogni utente tramite codici IP, tramite metodi di pagamento, tramite l’ordinaria attività investigativa.

È evidente che ciò che bisognerebbe incrementare è la cultura civica al fine di impedire il proliferare di queste realtà e colossi paralleli”.

Studio Ruggiero – Via Repubblica Italiana, 62– Bitonto (Ba)

Infoline: 0809178586

Ufficio stampa Valter Cirillo

redazione

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