Città Metropolitana di Bari, abbandono rifiuti: 50 fototrappole consegnate ai Comuni

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Questo pomeriggio alla presenza del sindaco metropolitano, Antonio Decaro e del consigliere delegato alla Polizia metropolitana, Nicola Sciacovelli, sono state consegnate ufficialmente ai Comuni che hanno aderito al Protocollo promosso dalla Città metropolitana di Bari, 50 fototrappole che serviranno alla lotta all’abbandono selvaggio dei rifiuti che, con l’avvio del servizio di raccolta porta a porta nella maggior parte dei Comuni, sta diventando un fenomeno sempre più diffuso. Si tratta di telecamere ad alta tecnologia che si attivano con i sensori del movimento e predisposte per la ripresa notturna.

 

 

 

I dispositivi sono stati acquistati dalla Città metropolitana, per l’importo di 40.000 euro, e sono consegnati nelle mani dei sindaci di: Acquaviva, Adelfia, Altamura, Bitritto, Locorotondo, Mola di Bari, Molfetta, Polignano, Triggiano e Turi.

Le telecamere, ripartite sul territorio sulla base della densità demografica, saranno gestite in autonomia dai Comuni e dalle singole polizie locali che valuteranno il posizionamento e l’ammontare delle sanzioni a seconda della violazione commessa.

Contemporaneamente, il servizio di Polizia Metropolitana, guidato dal comandante, Maria Centrone, ha indetto una gara per l’acquisto di ulteriori quindici fototrappole che saranno posizionate sulle strade provinciali di collegamento tra un Comune e l’altro. In questo caso, a fronte di abbandono illecito di rifiuti, la Polizia metropolitana sarà titolata ad elevare sanzioni, secondo la violazione del Testo Unico Ambiente, che vanno da 300 a 3.000 euro in base alla tipologia di rifiuti sversati. “Quest’anno per la prima volta Legambiente ha istituito un premio appositamente dedicato alla lotta per il contrasto all’abbandono selvaggio dei rifiuti riconoscendo una nuova attenzione che i Comuni stanno mostrando nei confronti del proprio territorio – spiega il sindaco metropolitano Antonio Decaro -. Quella del contrasto ai rifiuti per strada è una battaglia complessa che non deve lasciare zone franche sul territorio e che deve vedere la collaborazioni di tutti, Comuni, polizie locali, associazioni e cittadini. La città di Bari in questi anni ha calcolato quantità di rifiuti derivanti dai Comuni limitrofi pari al totale dei rifiuti raccolti da un comune di medie dimensioni. In tanti casi, inoltre, si tratta di rifiuti abbandonati fuori dai cassonetti, per via della paura delle sanzioni. Questo comportamento incivile non è solo un danno alle tasche degli altri cittadini che invece rispettano le regole, ma è un vero e proprio atto criminale contro la bellezza del nostro territorio. Creare appositamente lungo le provinciali della nostra area metropolitana, che sono spesso cornici di paesaggi meravigliosi, aree di degrado, significa colpire l’ambiente, ma anche lo sviluppo economico e turistici della nostra terra. Per questo sono molto contento che anche i Comuni dell’area metropolitana abbiano scelto di aderire a questa azione, perché se il controllo sarà omogeneo su tutto il territorio gli incivili sapranno che non esistono zone dove sarà possibile abbandonare i rifiuti per strada e farla franca”.

Ufficio stampa Città Metropolitana di Bari

redazione

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