E’ stato commissariato il circolo del Partito Democratico a Ruvo di Puglia. A comunicarlo con una nota il segretario reg.le Pd Puglia, on.le Marco Lacarra. Nella stessa anche le motivazioni:
“Ruvo di Puglia, comune di 26,000 abitanti con amministrazione di centrosinistra, a guida PD, da una serie di incontri e di audizioni svolte negli ultimi 6 mesi è emerso quanto segue: In Consiglio Comunale (10 consiglieri di maggioranza + sindaco) il gruppo del PD era inizialmente composto di sei consiglieri + il Sindaco. Dopo l’elezione, frutto di un congresso non unitario, l’attuale segreteria ha scelto di non coinvolgere nella gestione del partito una parte importante del coordinamento che, peraltro, rappresenta i riferimenti interni di tutti i consiglieri comunali eletti. Questa scelta divisiva con il gruppo consiliare si è tradotta nel tempo e progressivamente in una situazione di insostenibile conflitto. In particolare, si è manifestata l’incapacità della segreteria di mediare e fare sintesi sulle questioni amministrative, tanto da rompere definitivamente ogni tipo di dialogo con sindaco e l’intero gruppo consiliare, che nel frattempo, peraltro, ha visto l’uscita di ben tre consiglieri che hanno preferito costituire uno nuovo gruppo (AppDem), in attesa di veder restituito, agli elettori e attivisti PD, quel luogo dove confrontarsi in maniera serena e costruttiva, dove far sintesi, dove far giungere e discutere le istanze dei cittadini anche in funzione di supporto all’azione amministrativa.
Emblematica di tale frattura e della totale incapacità della corretta gestione dei rapporti politici con sindaco e con il gruppo consiliare da parte della segreteria, è il percorso amministrativo conseguente all’analisi delle osservazioni al PUG improvvidamente adottato nell’ultimo consiglio prima delle elezioni dalla precedente amministrazione a guida PD (dove l’attuale segretaria era vicesindaco e assessore all’urbanistica), nonostante l’espresso dissenso del candidato sindaco PD (oggi sindaco) e dell’allora segretaria PD (oggi capogruppo di App Dem).
Sul punto, infatti, si contano svariati e pesanti attacchi, senza esclusione di colpi, portati all’amministrazione attraverso comunicati, manifesti, iniziative pubbliche, che hanno causato il deteriorarsi del rapporto tra le parti.
Inaccettabili, sono stati i toni e i contenuti delle prese di posizione della segreteria, in appoggio a iniziative dell’opposizione
– su questioni di grande importanza come ad es. il nuovo Regolamento edilizio bersagliato con dichiarazioni e documenti di sostegno a chi si opponeva in modo del tutto strumentale (il regolamento è stato poi approvato con pochissime modifiche in consiglio e in larghissima parte all’unanimità);
– e finanche su questioni di costume come ad es. la decisione del Sindaco (condivisa dalla maggioranza) di non chiudere le scuole in occasione della visita del Papa, contestata dalla segreteria insieme all’opposizione tanto da far pensare a un PD che capeggia quest’ultima, creando palese disorientamento nell’elettorato. E’ stata così consegnata all’opinione pubblica l’immagine (non corretta) di partito litigioso, ostaggio di interessi particolari e disinteressato al bene comune.
Le molteplici criticità che caratterizzano la gestione e l’operatività del PD locale “ostile” amministrazione sono ormai da tempo denunciate da tutti e sei i consiglieri comunali, dal sindaco e da parte del coordinamento. Del resto, tutto ciò è emerso in grande evidenza nel corso della recente crisi amministrativa risolta con il supporto del PD regionale e provinciale con una segreteria locale rimasta estranea a guardare gli eventi, con la non tanto segreta speranza (condivisa con l’opposizione) che volgessero al peggio. D’altro canto la chiusura totale della segreteria rispetto al contesto politico locale trova un altro elemento di conferma nell’assoluta mancanza di relazione e confronto con le altre forze politiche di maggioranza; relazione e confronto affidati alla sola cura dell’amministrazione e dei consiglieri di maggioranza.
Molto si potrebbe ancora dire.
Emblematica di tale frattura e della totale incapacità della corretta gestione dei rapporti politici con sindaco e con il gruppo consiliare da parte della segreteria, è il percorso amministrativo conseguente all’analisi delle osservazioni al PUG improvvidamente adottato nell’ultimo consiglio prima delle elezioni dalla precedente amministrazione a guida PD (dove l’attuale segretaria era vicesindaco e assessore all’urbanistica), nonostante l’espresso dissenso del candidato sindaco PD (oggi sindaco) e dell’allora segretaria PD (oggi capogruppo di App Dem).
Sul punto, infatti, si contano svariati e pesanti attacchi, senza esclusione di colpi, portati all’amministrazione attraverso comunicati, manifesti, iniziative pubbliche, che hanno causato il deteriorarsi del rapporto tra le parti.
Inaccettabili, sono stati i toni e i contenuti delle prese di posizione della segreteria, in appoggio a iniziative dell’opposizione
– su questioni di grande importanza come ad es. il nuovo Regolamento edilizio bersagliato con dichiarazioni e documenti di sostegno a chi si opponeva in modo del tutto strumentale (il regolamento è stato poi approvato con pochissime modifiche in consiglio e in larghissima parte all’unanimità);
– e finanche su questioni di costume come ad es. la decisione del Sindaco (condivisa dalla maggioranza) di non chiudere le scuole in occasione della visita del Papa, contestata dalla segreteria insieme all’opposizione tanto da far pensare a un PD che capeggia quest’ultima, creando palese disorientamento nell’elettorato. E’ stata così consegnata all’opinione pubblica l’immagine (non corretta) di partito litigioso, ostaggio di interessi particolari e disinteressato al bene comune.
Le molteplici criticità che caratterizzano la gestione e l’operatività del PD locale “ostile” amministrazione sono ormai da tempo denunciate da tutti e sei i consiglieri comunali, dal sindaco e da parte del coordinamento. Del resto, tutto ciò è emerso in grande evidenza nel corso della recente crisi amministrativa risolta con il supporto del PD regionale e provinciale con una segreteria locale rimasta estranea a guardare gli eventi, con la non tanto segreta speranza (condivisa con l’opposizione) che volgessero al peggio. D’altro canto la chiusura totale della segreteria rispetto al contesto politico locale trova un altro elemento di conferma nell’assoluta mancanza di relazione e confronto con le altre forze politiche di maggioranza; relazione e confronto affidati alla sola cura dell’amministrazione e dei consiglieri di maggioranza.
Molto si potrebbe ancora dire.
Tuttavia, già dai fatti sommariamente indicati emerge la necessità, avvertita da tutti nei diversi ruoli svolti, che venga rimossa una segreteria che tende a dividere e minare l’unità dei consiglieri e del partito, tanto da spingere un gruppo di iscritti “responsabili” ad avviare, al di fuori delle sedi istituzionali del partito, un percorso di sereno confronto teso all’individuazione di spazi di ricomposizione che consentano di ricostituire un gruppo unitario all’interno del PD ed un clima positivo in cui ci sia un dialogo costruttivo che eviti rotture letali e irrecuperabili sfilacciamenti Dopo aver preso atto e ascoltato le parti e verificato che le stesse non riescono a trovare un punto di mediazione politica rispetto agli argomenti di frizione e contrasto riguardanti la gestione amministrativa della Giunta del Comune di Ruvo di Puglia, che il vede il Partito Democratico opposto in due fazioni incapaci, attualmente, di riprendere un percorso comune; dopo aver preso conoscenza dell’ennesimo comunicato in cui testualmente il partito democratico di Ruvo di Puglia prende le distanza dalla attuale amministrazione, in totale sfregio rispetto alle indicazioni formulate dal partito regionale; ritenuto necessario salvaguardare l’amministrazione in un contesto in cui la destra populista e reazionaria, vero nemico della democrazia, rischia di prendere piano piano il governo delle nostre comunità locali; non avendo riavvisato nel comportamento dei consiglieri comunali del partito democratico violazioni dei principi e dei doveri sanciti dal partito; ascoltata la Segreteria e il Segretario di Federazione, con il presente atto si procede al commissariamento del circolo del PD di Ruvo di Puglia ed alla nomina del commissario nella persona di Domenico De Santis, al quale viene affidato il compito di governare il processo di transizione verso la nuova governance del partito locale, da individuarsi con le modalita’ statutariamente previste e secondo le indicazioni del PD regionale” ( Il Segretario Reg.le PD PUGLIA).
redazione