Compagnia Diaghilev
INCROCI
Teatri a confronto
AUDITORIUM VALLISA BARI
sabato 27 maggio, ore 21
domenica 28 maggio, ore 19
Compagnia Il Crogiuolo
GENE MANGIA GENE
di e con Rita Atzeri
regia di Marco Faticoni
Consumismo e globalizzazione, l’ironia di Rita Atzeri
tra biotecnologie alimentari e terrorismo psicologico
Uno sguardo ironico sul consumismo, con un occhio d’attenzione al tema delle biotecnologie alimentari. È il plot dello spettacolo «Gene mangia gene» che la compagnia cagliaritana Il Crogiuolo presenta sabato 27 (ore 21) e domenica 28 maggio (ore 19) nell’auditorium Vallisa di Bari per la rassegna «Incroci» promossa dalla Compagnia Diaghilev come coda primaverile della stagione Teatro Studio 2023. Interpretato dalla stessa autrice, Rita Atzeri, per la regia di Marco Faticoni, il testo nasce sintetizzando una miriade di informazioni, elaborate in modo da condurre lo spettatore attraverso un «universo globale» nel quale trovano spazio mucche pazze, mais transgenico e scarti industriali utilizzati per arricchire gli alimenti. In altre parole, il tentativo è di indagare il vivere contemporaneo con uno sguardo ironico, intransigente e complice sui grandi problemi dell’era del consumismo.
La protagonista accompagna lo spettatore in questo viaggio ideale, che dalle vecchie fattorie passa alle moderne aziende agricole, nelle quali vivono i polli in «lattina» e le mucche sono dopate. Con caustica ironia, il racconto viene arricchito dalla descrizione delle corse dei consumatori tra scaffali e banconi del supermercato a caccia dell’offerta speciale, mentre a casa, davanti ai televisori, va in scena il «terrorismo psicologico» dei mezzi busti della sera che raccontano storie commoventi con protagonisti vecchi e bambini, con il risultato di ottenere dagli spettatori false contrizioni per la morte di un lavoratore in una piantagione di banane in chissà quale angolo del mondo. Così, si passa dal carrello della spesa, alla guida del quale si suda e ci si esalta zigzagando tra le corsie di un market qualsiasi, a ciò che finisce nei nostri piatti. E, ancora, dal lettino dello psicanalista all’ossessione della forma fisica perfetta, con le biotecnologie in lotta con la cultura tradizionale mentre va in scena un incontro di box tra Bacillu Turigentis e Acido Cloridrico.
La rassegna «Incroci» proseguirà con un trittico di rappresentazioni di Astragali Teatro di Lecce tenute insieme dalla drammaturgia e dalla regia di Fabio Tolledi. Si tratta di «Medea, desìr» (31 maggio), «Il cantico dei cantici per lingua madre» (1° giugno) e «Fimmene!» (2 giugno).
I biglietti, al costo di 10 euro (posto unico), sono acquistabili online sul circuito vivaticket oppure al botteghino prenotando al numero 333.1260425.
redazione