COMPAGNIA DIAGHILEV
Teatro Studio 2020 | 2021
progetto di ricerca e produzione teatrale
Auditorium Vallisa – Bari
dal 3 ottobre 2020 al 23 maggio 2021
Tredici spettacoli per riportare al centro il ruolo dell’attore
Inaugurazione con il recital-concerto ispirato a «Musicofilia» di Oliver Sacks
E poi una serie di itinerari letterari da Achille Campanile e Aldo Nicolaj ai grandi classici di Proust, Pirandello, Goldoni, Omero, Dante, Molière e Shakespeare.
In scena Paolo Panaro e gli attori della compagnia Diaghilev, i musicisti Luigi e Mattia Morleo, I virtuosi di San Martino, Massimo Verdastro, Virginio Gazzolo e molti altri ancora
Diaghilev riparte da Bari. Dopo sette mesi di sosta, l’attività della compagnia riprende nell’auditorium Vallisa col progetto «Teatro Studio 2020-2021» al via il 3 ottobre con «I suoni, la mente, la musica», recital-concerto ispirato al best-seller di Oliver Sacks «Musicofilia». L’appuntamento, realizzato in collaborazione con il festival Time Zones, segna l’incontro tra gli attori Paolo Panaro (che firma anche la regia) Alessandro Epifani, Francesco Lamacchia e Altea Chionna con il percussionista e compositore Luigi Morleo e il figlio Mattia, pianista e compositore anche lui.
Tredici i titoli in programma sino al 23 maggio 2021, tra novità e riprese, per oltre centosettanta repliche e tre spettacoli riservati ai bambini, tutti prodotti da Diaghilev. In tempo di Covid il teatro si ritrova a fare i conti con nuove necessità. E a fare da comune denominatore è l’esigenza di riportare il teatro alla sua naturale essenza, ponendo in risalto la centralità della parola e il ruolo dell’attore, quale mediatore tra il pensiero dell’autore e lo spettatore.
Dopo l’inaugurale «I suoni, la mente, la musica», che in sette recite (il 3, 4, 7, 8, 10, 11 e 12 ottobre) propone sette tappe letterarie e musicali differenti ispirate alle varie ricerche di Oliver Sacks, che medita come un pitagorico o un monaco esperto di gregoriano, ma nella lingua delle neuroscienze, seguono gli itinerari tra le pagine di due straordinari scrittori, Aldo Nicolaj e Achille Campanile, che con la loro pungente ironia hanno accompagnato i cambiamenti sociali della più recente storia di Italia, rimarcando al tempo stesso l’eternità e l’universalità delle debolezze dell’uomo. Dal 14 ottobre all’1 novembre «Ritratti: il teatro di Aldo Nicolaj» riscopre alcuni tra i racconti più divertenti dell’autore piemontese raccolti in tre distinti spettacoli («Amori impossibili», «Le intellettuali», «Fissazioni sentimentali») che saranno rappresentati, in successione alternata. «Achille Campanile, il teatro e l’umorismo» in programma dal 3 al 22 novembre è, invece, composto da due spettacoli separati («L’occasione» e «La fuga»). Entrambi i progetti produttivi sono diretti e interpretati da Paolo Panaro, affiancato dagli attori della compagnia Diaghilev Altea Chionna, Deianira Dragone, Elisabetta Aloia, Tiziana Manfredi, Francesco Lamacchia, Alessandro Epifani, Mario Lasorella e Carlo D’Ursi. Chiude la prima parte del programma Virginio Gazzolo, riconosciuto protagonista del teatro italiano, con «L’ultimo discorso di Pitagora» (dal 25 al 29 novembre), una favola sul leggendario matematico del quale si dubita persino che sia mai esistito.
Nella seconda parte, la compagnia Diaghilev sarà impegnata nella ripresa di due precedenti allestimenti, «L’uomo, la bestia e la virtù» di Luigi Pirandello (dal 12 al 30 gennaio) e «Le smanie per la villeggiatura» di Carlo Goldoni (dal 13 al 25 aprile). Previste anche due nuove produzioni tratte da altrettanti celebri classici, con l’adattamento drammaturgico di Riccardo Spagnulo, «Il Misantropo» di Molière per la regia di Davide Gasparro (dal 2 al 21 febbraio) e «Otello» di Shakespeare (dal 9 al 28 marzo).
La rassegna è impreziosita dalla presenza dei Virtuosi di San Martino. Artefici di una esilarante forma di teatro musicale dai toni sarcastici e surreali, presentano «Totò, che tragedia!» (9 e 10 gennaio) e «Nel nome di Ciccio» (6 e 7 marzo), con cui rendono omaggio rispettivamente ad principe della risata e a Nino Taranto.
Di rilevante interesse la partecipazione di Massimo Verdastro, tra i più apprezzati artisti della scena contemporanea, con «Eros e Priapo» di Carlo Emilio Gadda (10 e 11 aprile), e il ritorno di Virginio Gazzolo con «Ulisseide» da Omero e Dante (15 e 16 maggio).
In chiusura Paolo Panaro riaccenderà la sua passione per Marcel Proust, recuperando la trilogia dalla «Recherche» comprendente «Un amore di Swann», «Il tempo perduto» e il «Il tempo ritrovato» (dal 18 al 23 maggio).
Infine, per bambini e famiglie verranno proposti in orario pomeridiano «Don Chisciotte, l’ultima avventura» e «L’ultimo Natale del lupo» di Damiano Nirchio e «Cenerentola» di Deianira Dragone (calendario in via di definizione).
I posti della Vallisa sono stati ridotti nel rispetto delle misure di sicurezza anti Covid. Pertanto, è opportuna la prenotazione al 333.1260425.
redazione