Salentina doc e nuova stella internazionale del pianoforte. È Beatrice Rana, artista considerata a soli ventiquattro anni tra i grandi esegeti della tastiera e straordinaria protagonista di un concerto al teatro Radar di Monopoli, mercoledì Concerto-evento di Beatrice Rana al Teatro Radar di Monopoli (ore 21), primo della serie di eventi «Grandi interpreti al Radar» organizzato per l’Assessorato alla Cultura del Comune di Monopoli (e in collaborazione con Teatri di Bari) dall’Associazione Musicale Euterpe, il sodalizio diretto da Antonia Valente e Massimi Felici cui si deve l’organizzazione del Festival Ritratti.
Davvero una splendida occasione per gli appassionati di ascoltare la recente vincitrice del prestigioso Gramophone Award come «Young Artist of the Year», riconoscimento giunto ad un anno di distanza dalla consacrazione del New York Times, che aveva inserito le Variazioni Goldberg pubblicate da Beatrice Rana per la Warner Classics tra le migliori 25 incisioni di musica classica del 2017.
Gioca in casa, Beatrice Rana, perché al Conservatorio di Monopoli si è formata sotto la guida di Benedetto Lupo, altro concertista pugliese di fama internazionale e prossimo protagonista, sabato 2 marzo, dei «Grandi interpreti al Radar» in un ideale confronto a distanza tra allieva e maestro. Tra l’altro, a Monopoli è stata ospite di varie edizioni del Festival Ritratti sin dal 2007, quando debuttò ancora bambina.
Premio Abbiati nel 2016 e Cavaliere della Repubblica, nominata da Sergio Mattarella, la pianista di Arnesano, nata in una famiglia di musicisti (suo padre, Vincenzo, è anche lui pianista, e sua sorella, Ludovica, è una violoncellista in grande ascesa), suonerà un programma virtuosistico comprendente tutti gli Studi op. 25 di Chopin, Miroirs di Ravel e L’uccello di fuoco di Stravinskij nella trascrizione di Guido Agosti.
Esplosa nel 2011, quando vinse il Concorso Internazionale di Montreal, in Canada, dove ottenne il primo premio e tutti i “premi speciali”, diventando la più giovane pianista, nonché prima vincitrice italiana nella storia di questa competizione, nel 2013 fece il bis al prestigioso “Van Cliburn”, concorso che si tiene ogni quattro anni a Fort Worth nel Texas, dove conquistò il secondo premio e il Premio del Pubblico. Si accorse di lei anche Martha Argerich, che rivide se stessa in quella giovane interprete. Quindi, una carriera concertistica e discografica riservata ai grandi, con esibizioni nelle più importanti sale da concerto e festival internazionali, dal Musikverein di Vienna al Festival Hall di Londra, dal Festival di La Roque d’Anthéron all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. E poi, i concerti con la BBC Philarmonic, l’Orchestra di Philadelphia, la London Philharmonic, la Filarmonica della Scala e del Maggio Musicale Fiorentino diretta da direttori che hanno il nome, per dirne qualcuno, di Riccardo Chailly, Zubin Mehta e Antonio Pappano, con il quale ha inciso, accanto all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Concerto per pianoforte n. 2 di Prokofiev e il Concerto per pianoforte n. 1 di Tchaikovsky, disco che alla pianista pugliese è valsa la nomina di Newcomer of the year ai BBC Music Magazine Awards.
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