CONCERTONE 2021. L’ORCHESTRA NOTTURNA CLANDESTINA SUONA CON ORCHESTRA POPOLARE NOTTE TARANTA
Con l’Orchestra Popolare de La Notte della Taranta, sul palco di Melpignano il 28 agosto ci sarà anche l’Orchestra Notturna clandestina, un’orchestra sinfonica fondata da Enrico Melozzi, nel 2016. La musica della tradizionale del Salento incontrerà le melodie della musica classica. Enrico Melozzi, maestro concertatore insieme a Madame dell’edizione n.24 del concertone di Melpignano, infatti ha promesso: “sarà una taranta rock. La musica popolare salentina ha una sacralità come la musica classica”. Da qui l’incontro e la commistione tra musicisti è risultato un percorso naturale da seguire per arricchire la lunga notte di Melpignano che sarà trasmessa per la prima volta da Rai 1 il 4 settembre alle 23.15.
Non solo l’Orchestra diretta da Melozzi a Melpignano nella notte più attesa dell’estate pugliese insieme ai musicisti dell’Orchestra residente. Ci saranno infatti importanti innesti ad arricchire il cast di artisti e a rendere ancora più rock la taranta targata Melozzi-Madame. Ospiti dell’Orchestra Popolare La Notte della Taranta Giovanni Boscariol, Alberto Barsi, Alessandro Lunedì e Carmelo Maria Colajanni.
Giovanni Boscariol tastierista, compositore, arrangiatore, produttore, è un musicista di grande rilievo nella scena musicale italiana; tastiera, fisa e programmazioni in diverse edizioni del Festival di Sanremo, ha affiancato Ramazzotti, Patty Pravo, Cremonini nei loro tour. Alberto Barsi e Alessandro Lunedì, rispettivamente prima e seconda chitarra elettrica al Concertone, saranno gli artisti che con i loro strumenti contribuiranno a dare un’impronta rock a La Notte della Taranta 2021. Tra gli ospiti anche Carmelo Maria Colajanni, componente dell’Orchestra Notturna Clandestina (clarinetto), ma che in questa occasione suonerà i fiati etnici. Una rimodulazione voluta per contribuire alle contaminazioni e all’incontro tra suoni e melodie diverse con forte richiamo ala tradizione mediterranea.
L’Orchestra Notturna Clandestina è un’orchestra sinfonica indipendente, fondata da Enrico Melozzi nel 2016, che si esibirà a Melpignano con un organico di 38 elementi, con l’obiettivo di trasmettere i valori universali della musica classica al maggior numero di persone possibile, tenendo in particolare considerazione i giovani e le fasce di pubblico meno abbienti. Formata da musicisti convinti che gli obiettivi della musica classica siano assolutamente popolari e non elitari. L’Orchestra Notturna Clandestina, il cui nome prende spunto dal Teatro Clandestino di Kantor (drammaturgo polacco che decise di fondare questa sorta di Teatro durante il Nazismo, che proibiva le libere manifestazione culturali), ha inciso per importanti etichette come DECCA (al fianco di Giovanni Sollima, padrino e co-fondatore dell’orchestra), ed è stata invitata a partecipare a festival prestigiosi come Il Ravenna Festival di Riccardo Muti, Il Festival D’Annunziano, Il Festival Pucciniano di Torre del Lago, Il Festival “Musica a Palazzo Venezia” di Roma, I Concerti del Quirinale alla Cappella Paolina in diretta su Radio3, Macerata Opera Festival allo Sferisterio, e molti altri, diventando quindi uno dei punti di riferimento della musica classica nazionale. Nell’estate del 2020 è protagonista su RAI5 di un documentario prodotto da RAI CULTURA, intitolato “Sinfonie di Rinascita” nel quale compare al fianco di orchestre celeberrime e istituzioni storiche del panorama nazionale e internazionale (Orchestra Filarmonica di Santa Cecilia, Orchestra Cherubini, Orchestra del Teatro dell’Opera), in un focus sulla musica dopo il lockdown e sull’importanza della cultura in un periodo così difficile come quello che stiamo oggi vivendo. L’Orchestra annovera nel suo organico anche giovanissimi musicisti under 20 e under 30, affiancati dai maggiori professionisti della capitale e vanta una importante venatura multietnica, in quanto sono presenti giovani musicisti provenienti da svariate parti del mondo (Brasile, Argentina, Iran, Russia, Spagna, Polonia, Portorico, Colombia, Argentina). Questa multietnicità è fondamentale nel lavoro di ricerca di un suono totalmente nuovo che di fatto risulta immediatamente fruibile da un pubblico variegato: la musica più elevata e raffinata del repertorio classico raggiunge gli spettatori più eterogenei, creando di fatto una sorta di comunità culturale composta dai musicisti e dagli ascoltatori, in costante sviluppo e crescita esponenziale. Nel mese di maggio 2021, l’orchestra si espande con la fondazione di una seconda Orchestra Notturna Clandestina con sede a Milano, composta da musicisti che gravitano nell’hinterland milanese, che condividono gli stessi principi fondanti della compagine romana, diventando di fatto la prima orchestra diffusa in Italia.
Redazione