Consiglio metropolitano di Bari approva il Bilancio di previsione 2020 – 2022

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Consiglio metropolitano approva il Bilancio di previsione 2020 – 2022:

Il consigliere delegato Laporta: “Più capacità di spesa grazie all’eliminazione

del Patto di stabilità e fondi per l’adeguamento funzionale degli istituti scolastici”

Un bilancio sano ed in equilibrio che, nonostante risenta di minori entrate di natura tributaria relative alle imposte della RC auto e IPT dovute alla crisi del mercato dell’automobile causata dall’emergenza Covid, vede la Città metropolitana con una maggiore capacità di spesa grazie all’eliminazione del Patto di stabilità e alla possibilità di utilizzo dell’avanzo di amministrazione sia per le spese correnti, che per gli investimenti.

E’ questa la fotografiadel Bilancio di Previsione 2020-2022 approvato dal Consiglio metropolitano, su relazione del consigliere delegato, Michele Laporta. Una manovra complessiva pari a 571 milioni di euro, di cui 400 milioni circa di spese investimento e 174 milioni di euro di spesa corrente.

Viabilità ed edilizia scolastica restano le deleghe principali dell’Ente: la spesa per la manutenzione ordinaria vede 2 milioni e mezzo per le strade del territorio metropolitano, a cui si aggiungono oltre 3 milioni e 600 mila euro di manutenzione straordinaria, mentre per le scuole 2 milioni e 800 mila euro per la manutenzione ordinaria e oltre 3 milioni e mezzo per quella straordinaria. A queste cifre si uniscono contributi statali e regionali.

Per quanto riguarda l’edilizia scolastica la Città metropolitana di Bari ha beneficiato anche di 2 milioni e 600 stanziati dal MIUR a cui si aggiungono quasi 4 milioni stanziati dall’Ente, fra spesa investimenti e avanzo di amministrazione, per avviare, nei prossimi giorni, una serie interventi di adeguamento e di adattamento funzionale degli spazi e delle aule negli istituti scolastici a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19. “Rispetto a cinque anni fa – afferma il consigliere delegato al Bilancio, Laporta – la Città metropolitana ha trovato la sua identità, grazie ad una definizione delle deleghe che ci spettano ed una maggiore capacità di spesa che ci consente di utilizzare, a seguito di due sentenze della Corte costituzionale, cospicue somme dell’avanzo di amministrazione che, per quest’anno, ammontano a 19 milioni di euro. A questo si unisce la sensibile riduzione del contributo, grazie all’impegno del sindaco metropolitano, Antonio Decaro, nella sua veste di presidente nazionale dell’Anci, dovuto dalla Città metropolitana allo Stato che, nel 2020, è pari a 18 milioni (9 milioni in meno rispetto al 2019)”.

A fronte di una perdita complessiva di 11 milioni (di cui 1 milione e mezzo di entrate provenienti dall’RC auto e 9 milioni e mezzo dall’imposta di trascrizione IPT), la Città metropolitana ha ottenuto un contributo di 8 milioni previsto dal Decreto Rilancio durante l’emergenza Covid 19. Tra le entrate registrate da parte dello Stato negli ultimi mesi anche 11 mila euro per il lavoro straordinario della polizia metropolitana e 57 mila per disinfestazione e sanificazione di ambienti e immobili di competenza dell’Ente.

Nel bilancio, infine, sono stati confermati i tagli ai costi della politica, quali spese di rappresentanza, missioni e consulenze esterne già previsti negli anni precedenti.

Redazione

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