OGGI LA SIGLA DELLA CONVENZIONE TRA COMUNE DI BARI
E PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BARI
PER L’ATTIVAZIONE DEL PUC “VICINI ALLA GIUSTIZIA”
IN FAVORE DI 40 BENEFICIARI DI MISURE DI INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA
È stata siglata stamattina, a Palazzo di Città, la convenzione fra il Comune di Bari e la Procura della Repubblica di Bari per l’attivazione del Progetto Utile alla Collettività (PUC) “Vicini alla giustizia”, che vedrà impegnati 40 beneficiari delle misure di inclusione sociale e lavorativa, “Assegno di inclusione”(ADI) e “Supporto formazione lavoro” (SFL), in attività di supporto agli uffici della Procura.
A siglare la convenzione il sindaco di Bari Vito Leccese e il procuratore della Repubblica di Bari Roberto Rossi.
La sottoscrizione odierna rappresenta l’avvio di un terzo progetto PUC che coinvolge la Procura nell’accoglienza di cittadini percettori di misure di contrasto alla povertà e sottoscritta tra le parti, nell’ambito della stessa misura istituita nel 2019.
Complessivamente la Procura di Bari ha coinvolto 212 beneficiari nel corso delle precedenti edizioni: avviato nel novembre 2021 e concluso nell’aprile 2023, il primo PUC, “Insieme per la giustizia”, ha infatti registrato la partecipazione di 113 beneficiari. A seguire, con avvio nel giugno 2023 e conclusione nel dicembre 2024, il secondo PUC “Il cittadino e la giustizia” ne ha coinvolti ulteriori 99.
“Ringrazio il procuratore Rossi e sono felice di dare il via alla terza edizione di questa collaborazione – ha esordito il sindaco Vito Leccese – finalizzata al reinserimento di uomini e donne destinatari di misure di inclusione sociale e lavorativa, con un progetto dal titolo bellissimo e condivisibile “Vicini alla giustizia”. Come amministrazione comunale siamo onorati di poter contribuire al buon andamento della giustizia, perché riteniamo legalità e giustizia valori centrali per la vita e il benessere di una comunità L’ho ricordato solo qualche settimana fa nel mio breve intervento di saluto all’inaugurazione dell’anno giudiziario: il contributo che la giustizia ha dato alla crescita e al progresso della nostra città negli ultimi 20 anni almeno è stato fondamentale, e oggi, finalmente, con il cantiere del Parco della giustizia, ci accingiamo a restituire agli operatori un luogo di lavoro adeguato, all’altezza dell’impegno che tutte le figura professionali del comparto svolgono. Dal canto nostro ce la stiamo mettendo tutta per far sì che la giustizia disponga di tutti gli strumenti e il supporto necessari per operare al meglio, convinti che la nostra città potrà proiettarsi nel futuro solo attraverso quel gioco di squadra che tanti risultati ha già prodotto e tanti altri potrà produrre. Quanto all’avvio del PUC “Vicini alla giustizia”, siamo fiduciosi che possa confermarsi un percorso prezioso per l’acquisizione di competenze e consapevolezza da parte dei soggetti coinvolti, sulla scia dell’esperienza positiva delle prime due edizioni di questa collaborazione, che hanno registrato 212 beneficiari”.
“Sono molto contento di questa firma, anche perché purtroppo attorno ai temi della giustizia vige la polemica, l’attacco diretto istituzionale – ha proseguito Roberto Rossi -. Personalmente credo che quello che i cittadini vogliono sia un miglioramento del servizio della giustizia, che può nascere solo dal contributo di tutte le istituzioni che lavorano insieme. Questo progetto, che è al terzo anno, è utile e importante. Lo abbiamo sperimentato con risultati molto positivi: le persone che sono venute a darci una mano in concreto ne hanno tratto un grande arricchimento e lo stesso è valso per noi, perché i beneficiari hanno compreso che partecipare a un progetto sociale è qualcosa che motiva tanto e aiuta anche a ritrovare quella dignità che purtroppo la perdita e la mancanza del lavoro va a ledere. Invece noi riteniamo che ogni persona sia utile nell’attività che svolge, e questa utilità l’abbiamo sperimentata in termini concreti. Il numero delle persone è elevato, una quarantina: queste unità saranno formate per acquisire competenze e conoscenze nuove utili a migliorare la propria occupabilità, anche al fine di un reinserimento sociale, naturalmente con tutte le tutele rispetto alle attività che svolgono in un contesto come quello della Procura. Svolgeranno essenzialmente compiti di archiviazione, che per noi è essenziale, perché i cittadini chiedono risposte in tempi ragionevoli quando richiedono un atto; saranno inoltre di supporto agli uffici amministrativi, anche per il rilascio in tempi rapidi di certificati o liquidazione di spese. Nel tempo si è creato un ottimo rapporto con il nostro personale: all’avvio del primo progetto erano tutti un po’ dubbiosi, poi è nato uno scambio umano, oltre che professionale, e ora sono tutti molto soddisfatti.
Colgo l’occasione per portarvi il saluto del collega che ha seguito il progetto, Marcello Quercia, a cui devo un grande ringraziamento, come pure a Vincenzo Brandi che ci ha dato una grossa mano in questa attività. Continueremo, anzi amplieremo questo tipo di prospettiva in cui si mettono insieme istituzioni, tutela del cittadino, tutela del lavoratore, dignità sociale di ciascuno e giustizia. Certo chi si approccia alla giustizia sa quanti limiti abbiamo, però se tutti insieme invece di aumentare la conflittualità, ci dedichiamo a migliorare la qualità del servizio, sono sicuro che i risultati non si faranno attendere. È un cammino da fare insieme, lavorando in sinergia. Questa città è molto diversa da come era vent’anni fa, grazie al lavoro fatto insieme, ma sappiamo di dover continuare a vigilare per affrontare e risolvere situazioni oggettivamente complicate. Ringrazio anche i giornalisti presenti, perché l’informazione libera è un elemento essenziale”.
“Dando seguito alla proficua collaborazione con il Comune di Bari – si legge nella manifestazione d’interesse proposta dalla Procura – il nuovo PUC intende proseguire il percorso di creazione di un nuovo modello di impegno civico per la cosa pubblica nel settore della Giustizia. Il duplice intento si rappresenta nel favorire una crescita professionale e formativa, nonché del sentimento di tutela della Giustizia quale bene comune, per una visione della macchina della giustizia vista come patrimonio comune il cui funzionamento è da preservare con l’aiuto e la collaborazione delle collettività”.
Ad oggi il Comune di Bari ha all’attivo complessivamente 82 convenzioni con enti e istituzioni del territorio per la realizzazione di progetti PUC di restituzione sociale, ponendosi numericamente tra gli Ambiti più attivi a livello nazionale, come testimoniato nel recente incontro del 18 febbraio organizzato da A.N.C.I. in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con il supporto della Banca Mondiale, incentrato sui PUC.
I progetti attivati hanno coinvolto complessivamente 1.243 beneficiari della Città di Bari.
Rivolto a enti pubblici ed enti del Terzo Settore, il relativo avviso pubblico del Comune di Bari, che apre alla possibilità di presentare manifestazioni d’interesse per la realizzazione dei PUC, è valido sino al prossimo 15 marzo 2026.
Redazione