Conversano, la città del futuro vista da architetti e giovani generazioni

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Conversano, la città del futuro vista da architetti e giovani generazioni

Si è svolta questo pomeriggio a Conversano, nella library community del Monastero di San Benedetto, la tavola rotonda organizzata dall’Ordine degli Architetti della provincia di Bari nell’ambito delle iniziative della manifestazione Lector in Fabula. All’incontro hanno partecipato tecnici e addetti ai lavori ma anche giovani studenti, che hanno seguito percorsi formativi nel corso di questi mesi, grazie ai progetti portati avanti dall’ordine proprio nelle scuole.

Alla serata ha partecipato il presidente nazionale dell’Ordine degli Architetti, Francesco Miceli, che sottolinea il ruolo che gli architetti possono e devono avere in una società che cambia: «Città del futuro e comunità educanti rappresentano un binomio fondamentale nel ripensare gli spazi da vivere. L’idea stessa di città del futuro non può non risentire delle difficoltà di questi anni, soprattutto con la pandemia, e cambierà i nostri modelli di vita». Quindi un luogo che non sia solo costruzioni, come ricorda il presidente: «Dobbiamo immaginarla non solo come struttura fisica, per quanto importante, ma anche per la qualità della vita e quindi con un modello culturale nel quale i cittadini siano protagonisti». Gli architetti non intendono sottrarsi alla loro funzione sociale: «La nostra comunità – conclude – vuole partecipare a questo processo, con le proprie idee e proposte, stimolando il confronto nel territorio».

Il presidente dell’ordine di Bari, Cosimo Damiano Mastronardi, rivela le ragioni di queste iniziative sul territorio: «E’ un mantra sin dal nostro insediamento, siamo convinti che far parte di un’area metropolitana significhi aprire le città. Quella del futuro non è una città che si chiude ma che si apre al confronto tra le parti». Un cambio di passo che vede la categoria degli architetti sempre più presente e proattiva, come sottolinea Mastronardi: «Per anni abbiamo invocato l’utilizzo dello strumento del concorso di idee per le progettazioni e ora si sta finalmente andando in questa direzione».

Non si può parlare di futuro senza coinvolgere le nuove generazioni, così la responsabile dei progetti con le scuole per conto dell’ordine, la vicepresidente Porzia Pietrantonio, afferma: «L’idea di partire dalle scuole nasce proprio da un’esigenza espressa dagli stessi architetti. Il tema della scuola si è fatto sentire soprattutto con la pandemia, in particolare non solo sul cambio delle modalità di fruizione ma anche delle nuove necessità dell’edilizia scolastica».

Redazione

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