Il 21 e il 22 settembre, il Libro Possibile caffè inaugura la nuova stagione di attività culturali con incontri di grande spessore. Il primo con Vito Spada, il successivo con Sabino Cassese.
Al centro dei dibattiti due questioni nevralgiche del XXI secolo: la grave crisi finanziaria del 2008 e la minacciosa crisi della democrazia che tutt’ora incombe.
Giovedì, ore 19, Vito Spada presenta “L’amore infelice” (ed. Pensa MULTIMEDIA). Interviene Tonio Tondo, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno.
È la storia di un amore nato sul terreno tremulo di una Lecce borghese, ostile al cambiamento e alla modernità, alla vigilia del crollo economico. Un racconto appassionato ed emblematico che vede protagonista Stefano Valli, un consulente finanziario tornato in Puglia dopo un lungo soggiorno lavorativo negli Usa. Nella sua terra natale incontra Milena, donna affascinante e intelligente, pronta a confermare i suoi sospetti sulla mentalità della cittadina. I due amanti dovranno affrontare il dramma della crisi imminente, nell’indifferenza del paese.
L’autore si muove in un campo a lui ben noto. Spada è docente di Banking and Finance all’Università del Salento, editorialista di importanti giornali e riviste italiane, ove tratta temi di politica monetaria, economia e banche ed attualità: Mondo economico, Sole 24 ore e Gazzetta del Mezzogiorno. Nel 2010, ha pubblicato “La crisi difficile”(ed. Unisalento).
Venerdì, ore 18, l’incontro con Sabino Cassese, uno dei più insigni giuristi e accademici italiani. È stato ministro della funzione pubblica nel governo Ciampi e giudice della Corte Costituzionale; considerato, nel 2013, possibile candidato PD alla presidenza della Repubblica; professore alla School of Government della LUISS e alla Católica Global School of Law di Lisbona. Ha insegnato anche alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Modera il dibattito Nicola Grasso, docente di diritto costituzionale e legislazione dei beni culturali all’Università del Salento.
Per la prima volta ospite al Libro Possibile, il prof. Cassese presenta il suo ultimo libro (ed. Mondadori) “La democrazia e i suoi limiti”. Si tratta di un’analisi acuta e minuziosa sul valore della “sovranità popolare” all’interno dell’ordinamento nazionale e in rapporto agli ordini giuridici sovranazionali. In che termini si può parlare ancora di “governo del popolo”? Cosa si intende per “popolo”? In che misura vale il principio romano “quod omnes tangit ab omnibus approbetur” (ciò che riguarda tutti deve essere approvato da tutti)? L’astensione dal voto di molti, il potere alle minoranze, il dilagare dei populismi, sono chiari sintomi di una democrazia “incompiuta, fragile, vulnerabile” che pur tuttavia rimane per l’autore “il solo modo di continuare a guardare con fiducia al futuro”.
Due temi scottanti narrati da due voci autorevoli, il 21 e il 22 settembre al Libro Possibile caffè.
Ingresso libero.
redazione