La Rete Museale dell’Uomo di Altamura amplia il suo sguardo sino a diventare tappa di una équipe archeologica di Amsterdam.
Nella sala conferenze del MudA (Museo dell’Uomo di Altamura) – Palazzo Baldassarre il dott. Matteo Merlino terrà un seminario per presentare gli ultimi risultati delle campagne al sito archeologico di Muro Tenente a Mesagne. E’ in corso una campagna di scavi e di studi che sta coinvolgendo studenti della Libera Università (Vrije Universiteit) di Amsterdam, dell’Università di Leiden e dell’Università di Bari. Appuntamento alle ore 18.00, con ingresso libero.
Prima del seminario l’équipe olandese sarà accompagnata in una visita guidata in tutti i siti della Rete Museale Uomo di Altamura.
La conversazione tra archeologi e appassionati su Muro Tenente segna anche l’inizio di “Summer Time 2019”: rassegna di incontri, escursioni, talk narrativi, passeggiate tra archeologia, storia e sapori del territorio.
MURO TENENTE: Noto fin dal medioevo con il toponimo Paretalto, attualmente questo insediamento messapico abbandonato prende il nome da Masseria Muro e Masseria Tenente, poste a poche centinaia di metri di distanza dall’area archeologica. Le prime notizie di rinvenimenti a Muro Tenente risalgono al ‘700, ma solo a partire dalla metà del XX secolo i resti dell’abitato furono portati in superficie dai moderni sistemi di coltivazione meccanizzati. Fra il 1969 e il 1980, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia eseguì una serie di campagne di scavo nei terreni di proprietà dei Padri Cistercensi (posti ad est dell’attuale parco), portando alla luce numerosi nuclei di necropoli, strade e diversi settori d’abitato di età arcaica ed ellenistica (VI-III secolo a.C.). Dopo una lunga interruzione, nel 1991 un’équipe di archeologi della Vrije Universiteit di Amsterdam guidata dal prof. Gert-Jan Burgers, sottopose l’area ad un articolato programma di indagini che ha permesso di definire le diverse fasi che hanno segnato la nascita, lo sviluppo e l’abbandono di questo grande insediamento messapico.
Grazie alle ricerche archeologiche sappiamo che la zona venne occupata stabilmente da un abitato di capanne durante l’età del Ferro (fine VIII secolo a.C.) e che, attraverso l’età arcaica e classica, l’insediamento raggiunse il momento di massimo splendore in età ellenistica (IV-III secolo a.C.), quando viene costruita una imponente cinta muraria con lo scopo di proteggere la popolazione, ormai organizzata in ampi nuclei abitativi intervallati a grandi spazi inedificati. A partire dal settore centrale dell’antico abitato, i quartieri appaiono organizzati in un impianto urbano regolare che si sviluppa sino all’estrema periferia, a ridosso delle fortificazioni. Sempre a questo periodo sono riconducibili numerose sepolture, spesso rinvenute lungo la viabilità interna o organizzate in piccoli gruppi nei pressi delle case.
L’occupazione romana del Salento (267/266 a.C.) avvenne nel periodo di massimo splendore del mondo messapico, eppure gli effetti della conquista a Muro Tenente sembrano manifestarsi solo nel II secolo a.C., quando le indagini archeologiche documentano una forte contrazione dell’abitato testimoniata dall’improvviso abbandono dei quartieri periferici. Intorno alla fine del II secolo a.C., sui resti dell’insediamento oramai abbandonato viene costruita una piccola fattoria romana, simile a tante altre ville rustiche realizzate nel territorio circostante nello stesso periodo. Tuttavia, il quadro delle informazioni raccolte dagli archeologi documenta che anche quest’ultimo insediamento si spense entro la fine dell’età augustea (prima metà I secolo d. C.), consegnando all’oblio questo luogo straordinario.
L’area attualmente destinata Parco Archeologico (esteso per oltre 30 ettari) è organizzata attorno ad una struttura destinata ai servizi di prima accoglienza, dalla quale prende avvio un sistema di sentieri scandito da numerosi punti di interesse attrezzati con pannelli descrittivi.
SUMMER TIME 2019
Un nuovo calendario di appuntamenti dal 13 luglio al 15 settembre per trascorrere insieme l’estate con numerose attività per tutti i gusti: sportivi, amanti del bello e del buon cibo, appassionati di vino, di archeologia, musica etnica e curiosità storiche, per riscoprire il patrimonio, la storia e il territorio compreso nella Rete Museale dell’Uomo di Altamura.
Si parte il Sabato 13 luglio con un’interessante occasione di incontro e approfondimento sull’archeologia della Puglia: il MudA|Palazzo Baldassarre ospiterà un seminario a cura dell’équipe di archeologi olandesi della Vrije Universiteit Amsterdam impegnati nelle indagini archeologiche presso il sito messapico di Muro Tenente.
Fino a settembre, ogni giovedì pomeriggio, appuntamento fisso al Museo dell’Uomo di Altamura per i più piccoli: laboratori ludico-didattici, letture animate e urban game per divertirsi e allo stesso tempo avvicinarsi al mondo dell’archeologia e al patrimonio culturale della città.
Per i più grandi, invece, quattro itinerari tra archeologia, storia, arte ed enogastronomia ogni sabato e domenica, alle 10.30 e alle 17.00, con partenza dal MUdA|Palazzo Baldassarre.
Il Centro visite Lamalunga ospiterà alcuni appuntamenti dedicati alla rassegna di musica popolare “Suoni della Murgia”. Non mancheranno poi le escursioni naturalistiche in bici, a piedi o al plenilunio per continuare ad esplorare il territorio murgiano anche d’estate.
Tutte le mattine, fino al 2 agosto, tantissime attività in programma per il Summer Camp Altamura presso l’Infopoint di via Treviso, attività sportive, escursioni sul territorio, laboratori creativi, laboratori di cucina e animazione rivolte a ragazzi dai 5 ai 12 anni.
Info e prenotazioni
Uomo di Altamura – Rete Museale Palazzo Baldassarre
Via Fratelli Baldassarre, 1 – Altamura (Bari) – 70022 – tel. 340 264 5147
E-mail: palazzobaldassare@gmail.com
Messenger: reteuomodialtamura – Sito web: www.uomodialtamura.it
Fb: www.facebook.com/reteuomodialtamura
redazione