Chiedono di fermare gli abbattimenti degli ulivi e di ogni albero nel raggio di 100 metri dalle piante infette da Xylella e l’uso obbligatorio di pesticidi, “compresi i neonicotinoidi, prodotti neurotossici dannosi per l’ambiente e pericolosi per la salute che l’Ue ha recentemente messo al bando”.
Per questo il comitato per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio della Valle d’Itria e il ‘Popolo degli Ulivi’ hanno manifestato oggi a Bari contro il decreto Martina. Con loro altri movimenti come No TAV, oltre a rappresentanti di alcuni neo movimenti legati alla questione inceneritore di Modugno. Il corteo ha creato come si prevedeva disagi alla viabilità, non sono mancate le presenze di alcuni esponenti politici. Tra questi l’on. Lello Ciampolillo del Movimento 5 Stelle e Viviana Guarini che ha da poco annunciato la costituzione di una lista civica per le Comunali di Bari del prossimo anno. Il corteo si è fermato davanti alla sede Rai della Puglia per chiedere “un’informazione corretta e libera”; davanti alla Regione Puglia per ottenere la pubblicazione “delle sperimentazioni finanziate con bandi regionali” che “dimostrano la ripresa vegetativa e ritorno allo stato produttivo” degli ulivi delle zone infette, e davanti alla Prefettura per chiedere “di inoltrare al Viminale e al Consiglio dei Ministri la richiesta, supportata da dati scientifici in campo agrario, ambientale e medico, di abrogazione del decreto Martina”.
Antonio Carbonara