TEATRO PUBBLICO PUGLIESE
Milena Vukotic, Pino Micol, Gianluca Ferrato in Puglia con
“COSÌ È (se vi pare)”
di Luigi Pirandello – Regia di Geppy Gleijeses
22 febbraio – Teatro Comunale “Verdi” – San Severo
23 febbraio – Teatro “Traetta” – Bitonto
24 – 25 – 26 febbraio – Teatro “Curci” – Barletta
Torna in Puglia il grande teatro con Milena Vukotic, Pino Micol, Gianluca Ferrato in “COSÌ È (se vi pare)”, la pièce di Luigi Pirandello per la regia di Geppy Gleijeses.
Cinque appuntamenti inseriti nelle stagioni teatrali dei Comuni di San Severo, Bitonto e Barletta organizzate in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. Si inizia mercoledì 22 febbraio al Teatro Comunale Verdi di San Severo (sipario ore 21.00), per poi proseguire giovedì 23 al Teatro Traetta di Bitonto (sipario ore 21.00) e dal 24 al 26 febbraio al Teatro Curci di Barletta (sipario venerdì e sabato alle 21.15 e domenica alle 18.30).
Scritta nel 1917, quella che a nostro avviso, con i Sei personaggi, è la più bella commedia di Pirandello, presenta il vano tentativo di far luce, in una città di provincia, sull’identità della moglie del nuovo segretario di Prefettura: si tratta della figlia della Signora Frola, come questa sostiene con assoluta certezza? Oppure quella donna è morta tra le macerie di un terremoto e la moglie del segretario è tutt’altra persona (com’egli sostiene)? Così è, se vi pare… ognuno di noi ha la sua verità! L’idea dell’allestimento nasce da una strepitosa intuizione di Giovanni Macchia, il più rilevante critico di Pirandello: il cannocchiale rovesciato. “Le cose più vicine, vissute, torturanti, furono viste con il binocolo rovesciato: da quella distanza che ne permettesse la meditazione assorta o l’ironia o addirittura il grottesco”. Geppy Gleijeses ha chiesto a uno dei più importanti video artist del mondo di creare, in un contenitore vuoto, degli ologrammi assolutamente tridimensionali, donnine e piccoli uomini alti 50 centimetri, che altro non sono che i personaggi della commedia, i quali inutilmente si affannano per scoprire una verità che non esiste. All’ingresso della Signora Frola, quegli esserini li rivedremo in dimensioni normali. Piccoli uomini che riprendono le loro reali fattezze di fronte alla grandezza del dolore e dell’amore di una madre.
Info: www.teatropubblicopugliese.it