È stato votato all’unanimità il Documento dell’Esecutivo Nazionale Cisl Scuola e attraverso il quale vengono puntualizzate alcune importanti questioni che riguardano la scuola. Quasi tutti gli alunni e docenti sono in Dad, considerando la gravità del momento circa i contagi in Italia e il diffondersi della variante inglese tra gli adolescenti. Ecco quanto riferito sul sito istituzionale Cisl scuola.
“L’Esecutivo Nazionale della CISL Scuola, riunito in modalità telematica il giorno 24 marzo 2021, alla luce della relazione della Segretaria Generale Maddalena Gissi che ha riguardato fra l’altro le problematiche legate all’impatto dell’emergenza pandemica sullo svolgimento delle attività scolastiche, esprime piena condivisione delle valutazioni e sostegno alle proposte formulate, dando mandato alla segreteria perché se ne faccia promotrice in ogni sede di confronto, sia con l’Amministrazione che a livello politico più generale.
Ciò premesso, il Comitato Esecutivo ritiene indispensabile indicare obiettivi e priorità che devono in questa fase caratterizzare l’iniziativa dell’organizzazione. Lo svolgimento delle attività didattiche in presenza costituisce un connotato essenziale e fondamentale del nostro modello di scuola, in cui la rete delle relazioni interpersonali dirette gioca un ruolo essenziale per la qualità e l’efficacia dei percorsi di formazione, apprendimento e crescita degli alunni. L’obiettivo della piena riapertura delle scuole si persegue garantendo condizioni di sicurezza che riguardano non soltanto chi direttamente frequenta le attività scolastiche, ma di riflesso le famiglie degli alunni e l’intera comunità con cui la scuola interagisce. A tal fine, assumono carattere di assoluta priorità:
- il completamento del piano vaccinale, che ha visto soddisfatta la richiesta della CISL Scuola per una corsia preferenziale al personale scolastico e sul quale occorre procedere con la massima celerità possibile, superando anche gli intoppi di natura burocratica per chi non lavora nella propria sede di residenza anagrafica, ivi compresi quelli legati alla gestione dei richiami ad anno scolastico concluso; al riguardo, occorre prevedere per tempo le soluzioni rispetto a un’eventuale coincidenza dei tempi di somministrazione del vaccino con quelli di svolgimento in presenza degli esami di Stato
- azioni di supporto alle scuole per un’efficace attività di tracciamento, che consenta di individuare tempestivamente e gestire nel modo più corretto e opportuno gli eventuali casi di contagio
- raccolta sistematica e pubblicazione trasparente dei dati necessari per monitorare l’andamento epidemiologico nelle scuole e definire in modo obiettivo e attendibile i livelli di rischio, come base per una valutazione sulla praticabilità in sicurezza delle attività in presenza, affidata a soggetti di comprovata competenza scientifica cui devono poter fare riferimento le scelte dei decisori politici.
Con riferimento alla discussione in atto circa le modalità con cui provvedere al recupero del deficit di apprendimenti determinato dalla situazione di emergenza in cui il sistema sta operando da mesi e per tempi la cui conclusione non è ad oggi facilmente prevedibile, l’Esecutivo Nazionale condivide le ripetute prese di posizione della Segretaria Generale Maddalena Gissi, che hanno evidenziato come la questione non possa essere ridotta superficialmente, e in modo spesso strumentale, alla sola ipotesi di un prolungamento delle attività nel mese di giugno. È invece assolutamente indispensabile concentrare attenzione e impegno sull’obiettivo di un regolare e puntuale avvio del prossimo anno scolastico, rendendo pienamente operative le scuole dal prossimo 1° settembre. Decisiva a tal fine si rivela la gestione di essenziali aspetti organizzativi: organici, mobilità del personale, assunzioni a tempo indeterminato e determinato. Sulla mobilità, l’Esecutivo Nazionale condivide le azioni che la Segreteria Nazionale sta conducendo per ottenere la deroga all’obbligo di permanenza quinquennale per i docenti neo assunti, in considerazione dell’attuale contesto di emergenza pandemica in cui alle esigenze di ricongiungimento ai nuclei familiari si somma quella di contenere al minimo le necessità di spostamento sul territorio. Vanno anche rivisti per le stesse ragioni i vincoli alla mobilità interregionale dei dirigenti scolastici.
Parimenti necessario è assicurare alle scuole la presenza di risorse adeguate e stabili di personale, con particolare riferimento al sostegno, individuando a tal fine modalità straordinarie di reclutamento a partire dal personale in possesso del titolo di specializzazione.
L’Esecutivo Nazionale, infine, indica come temi su cui agire con forte e determinato impegno:
- la definizione e la sottoscrizione del Patto per la scuola, portando quanto prima a positiva conclusione il confronto col Ministero avviato insieme alla Confederazione il 16 marzo
- il riconoscimento del ruolo centrale da attribuire alla scuola e in generale alle politiche dell’istruzione e della formazione nell’ambito del PNRR
- l’avvio concreto in tempi brevi del negoziato per il rinnovo del CCNL, per il quale rivendicare opportuni momenti di confronto anche nella fase di predisposizione dell’atto di indirizzo.
Roma, 24 marzo 2021
Redazione