Sono 220.532 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute: si tratta di un numero mai registrato in Italia finora in un giorno.
Ieri erano stati 101.762.
Le vittime sono invece 294, in aumento rispetto a ieri, quando erano state 227.
Sono 2.134.139 gli attualmente positivi al Covid in Italia, 129.542 in più rispetto a ieri. Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 7.774.863 e i morti 139.559. I dimessi e i guariti sono invece 5.500.938, con un incremento di 90.456 rispetto a ieri.
Sono 1.375.514 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 612.821. Il tasso di positività è al 16%, stabile rispetto al 16,6% di ieri. Sono 1.677 i pazienti in terapia intensiva, 71 in più in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 185. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 17.067, ovvero 727 in più di ieri.
A livello nazionale il tasso di occupazione di posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti sale di 2 punti raggiungendo il 26% e, in 24 ore, il tasso cresce in 5 regioni: continua a salire in Valle d’Aosta, dove arriva al 46% e con +3% la Liguria raggiunge il 39%.
“In questo nuovo contesto, sicuramente i dati relativi alle ospedalizzazioni, ai ricoveri in intensiva e ai decessi sono più importanti rispetto al mero conteggio dei casi positivi, spesso asintomatici, soprattutto nella prospettiva di un passaggio dalla fase pandemica all’endemica. Nell’immediato tuttavia, e in attesa di evidenze conclusive sull’argomento, ritengo comunque utile una comunicazione puntuale e trasparente di tutti i dati disponibili, accompagnata da un’adeguata interpretazione che aiuti i cittadini ad orientarsi meglio in questa nuova fase della pandemia”. Così all’ANSA il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Con la variante Omicron, afferma Sileri, “la pandemia è entrata in una nuova fase, nella quale all’elevatissimo numero di casi positivi non si accompagna per fortuna un incremento proporzionale dei ricoveri ospedalieri e delle ammissioni in terapia intensiva. Occorre mantenere la cautela, ma i dati sembrano suggerire che le manifestazioni cliniche di questa variante siano meno severe rispetto a quelle della variante Delta”.
Aumenta anche in: Abruzzo (24%), Basilicata (20%), Campania (25%), Emilia Romagna (23%), Friuli (28%), Lazio (24%), Lombardia (29%), PA Trento (21%), Piemonte (32%), Sicilia (31%), Toscana (22%), Umbria (31%), Veneto (24%). Stabili Molise (16%), PA Bolzano (16%), Calabria (al 36%), Marche (25%), Puglia (16%) e la Sardegna (12%). Questi i dati Agenas del 10 gennaio.
È stabile, invece, al 17% la percentuale dei posti in terapia intensiva occupato da pazienti Covid (era l’11% il 24 dicembre) ma a livello giornaliero cresce in 6 regioni: Friuli Venezia Giulia (23%), Marche (22%), PA Trento (30%), Puglia (9%), Sardegna (13%), Sicilia (17%).
Il tasso è in calo in Abruzzo (14%), Liguria (20%), PA Bolzano (18%), Piemonte (22%), Umbria (13%), Veneto (20%). Stabile in Calabria (18%) Campania (11%), Emilia Romagna (17%), Lazio (21%), Lombardia (16%), Toscana (20%),Val d’Aosta (18%) e, sotto il 10%, anche in Basilicata (3%) e Molise (5%). (ANSA).