I contatti intrafamilari sono la causa dell’impennata dei casi Covid 19 in Puglia. A riferirlo con un lungo posti su facebook è Pier Luigi Lopalco, assessore alla sanità della Regione Puglia. I contagi sarebbero avvenuti nel fine settimana pasquale e in tutte le province pugliesi e in tutte le regioni d’Italia. La Puglia resta dunque in zona rossa per un’altra settimana, in attesa del nuove disposizioni governative che potrebbero prevedere qualche graduale apertura. Lopalco fornisce un schema che illustra la diffusione del virus in questo periodo.
“Un grafico racconta la pandemia meglio di mille parole. La prima ondata è quella d’autunno. Si impenna ad ottobre e raggiunge il picco in novembre. La Puglia durate la seconda ondata non conosce zona rossa e l’effetto si vede dal fatto che la curva decresce lentamente e va avanti con un lungo plateau. La terza ondata, sostenuta dalla variante inglese, presenta una impennata altrettanto veloce ma, grazie al precoce intervento della zona rossa, un altrettanto veloce decremento“.
“L’incidenza dell’ultima settimana di valutazione a 262 casi x100.000 e decreta un’ulteriore settimana di zona rossa per la Puglia – riferisce Lopalco – Dobbiamo fare tesoro di questa esperienza. Il virus si controlla con i nostri comportamenti. Non finiremo mai di dirlo. Non mi dite che non si fanno tamponi e non si fa tracciamento. Se fosse vero, troveremmo meno positivi e l’incidenza sembrerebbe più bassa. Se siamo in zona rossa è proprio perché facciamo diagnosi per cercare di fermare la diffusione del virus. Il virus non si imbroglia, con il virus non si scherza. Siamo ad un passo dall’uscita definitiva dal tunnel. Un ultimo sforzo collettivo e ce la facciamo“.
Antonio Carbonara