“Sperando di non scatenare le tifoserie (NDR: illusione) vi segnalo questo bel lavoro pubblicato su Nature, in cui si calcola l’efficacia di diverse misure cosiddette “non farmacologiche” per ridurre la diffusione del virus. Le misure non farmacologiche comprendono tutti quegli interventi come il distanziamento fisico, il coprifuoco, la chiusura delle attività commerciali, ecc. La ricerca evidenzia come le due misure più efficaci siano risultate la riduzione dei “piccoli raggruppamenti” cioè incontri con <50 persone (chiusura di ristoranti, smart-working, abolizione di celebrazioni, ecc.) e la chiusura delle scuole. Importante notare (vedi figura) che la chiusura delle scuole (linea verde), indipendentemente dal momento della curva epidemica in cui si interviene, ha un effetto maggiore perfino dell’implementazione del contact-tracing (linea blu del riquadro inferiore). Infatti la chiusura delle scuole induce una riduzione di R di circa 0,2 mentre il contact-tracing non arriva ad una riduzione di 0,15. Il lavoro è liberamente consultabile al link https://www.nature.com/articles/s41562-020-01009-0.”
Intervento su Facebook dell’assessore alla sanità, Pierluigi Lopalco. Lo stesso come esperto ed epidemiologo illustra alcuni studi recenti, con spazio alla questione scuola. Lopalco continua da tempo a sostenere che le scuole sono focolai di contagi. Le scuole in Puglia, in virtù dei provvedimenti del Governatore Michele Emiliano, hanno optato per la Didattica Digitale Integrata.
Antonio Carbonara