Crollo palazzina a Bari, dichiarato inagibile il palazzo confinante

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ll crollo della palazzina avvenuto mercoledì scorso in via De Amicis, a Bari, ha “fortemente compromesso la stabilità” dell’edificio limitrofo di via Pinto 16, che ha subito “gravi dissesti statici”.

E’ per questo il Comune di Bari, con ordinanza firmata ieri sera dal sindaco Vito Leccese, ha dichiarato quest’ultimo stabile inagibile e ne ha ordinato la messa in sicurezza.

“L’ordinanza si è resa urgente e necessaria a seguito delle attività svoltesi nel corso dell’intera giornata di ieri, da parte del comando provinciale dei vigili del fuoco di Bari che ha comunicato l’urgenza di adottare ulteriori provvedimenti per la messa in sicurezza dello stabile al civico 16 di via Pinto, confinante con la palazzina crollata”, spiega il Comune in una nota.
“Più precisamente, il solaio del terzo e del quarto piano della palazzina di via Pinto 16 – si legge ancora – si appoggia sulla muratura in adiacenza a quella della palazzina crollata in via Pinto 6, muratura che versa in condizioni di equilibrio instabile. Ne consegue, dunque, che anche l’edificio di via Pinto 16 non risulta essere in condizioni di sicurezza”.
I tecnici comunali hanno quindi rilevato una serie di “fattori di rischio”, perché il crollo del fabbricato, e in particolare “l’assetto fuori piombo della muratura di confine”, “ha innescato un evidente dissesto statico sull’adiacente fabbricato di via Pinto 16”, che ha causato “una generalizzata precarietà delle condizioni di equilibrio della parte sommitale del fabbricato, dove parte degli elementi strutturali risulta priva dell’originaria funzione statica”. Ai proprietari degli appartamenti di via Pinto 16, quindi, è inibito l’accesso e l’utilizzo delle unità immobiliari, nelle quali possono accedere solo gli operatori “dotati delle necessarie cautele, all’esclusivo fine di installare le opere di presidio statico ritenute necessarie, successivamente alle operazioni di demolizione e messa in sicurezza del relitto di fabbricato oggetto di crollo, come autorizzate dalla Procura di Bari” ( ansa).

Foto ansa

Redazione

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