Potrebbero esserci uno stupro di gruppo, il mondo dei rave party e droga dietro il suicidio di un 23enne di Alberobello, avvenuto a ottobre 2016.
L’esistenza di una indagine della Procura di Bari per istigazione al suicidio con riferimento alla morte del 23enne Davide Colucci è emersa da un processo per stalking a carico del fratello della vittima che si è celebrato oggi. L’imputato, il 30enne Angelo Colucci, è stato condannato con rito abbreviato a 1 anno e 8 mesi di reclusione per atti persecutori nei confronti dello zio. Angelo Colucci, attualmente agli arresti domiciliari per stalking, avrebbe perseguitato e minacciato lo zio che riteneva responsabile degli approfondimenti avviati dalla magistratura sulla morte del fratello che egli aveva invogliato a frequentare i rave e a fare uso di droghe. Il ragazzo si sarebbe tolto la vita impiccandosi per una depressione iniziata con la frequentazione di rave party e all’uso di droghe e ad un presunto episodio di violenza sessuale di gruppo durante una di quelle feste.
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redazione