In merito alla decadenza della concessione di Torre Quetta a Bari, con le numerose violazioni accertate, interviene l’ex consigliera comunale Irma Melini. Riportiamo integralmente il suo intervento:
“La storia di Torre Quetta, storia di questa Città…non ditemi che non l’avevo detto. Avevo deciso di mantenere un certo distacco dalle questioni cittadine, ma qualcosa sulla storia di Torre Quetta devo dirla. Da quando questa Amministrazione ha affidato la gestione della più grande spiaggia pubblica io ho contestato per iscritto, anche con Pec, l’inadeguatezza dell’offerta, del progetto, ritenuto vincitore. Ho chiesto ripetuti annullamenti dell’aggiudicazione, ho coinvolto anche la commissione consiliare per la trasparenza degli atti amministrativi. Nulla. Dopo di che ho monitorato per mesi la gestione che doveva essere continuativa per 365 giorni su 365 così da garantire ai baresi di vivere quel luogo con tutti i confort …a fronte di un canone annuale di gestione bassissimo. A fine 2018 ho dimostrato che non veniva effettuata correttamente neanche la raccolta differenziata, una violazione che poteva inficiare anche la concessione. Nulla. Nei primi mesi del 2019 ho dimostrato che, ancora una volta pena decadenza della concessione, non era stata mai depositato, al momento della concessione stessa , la programmazione delle attività nei mesi non estivi. Una programmazione obbligatoria. Nulla. Si aggiunga che ad aprile denunciavo che nessun evento è stato pubblicato sul portale del Comune di Bari. Intanto la stagione estiva era alle porte e quella invernale era passata in sordina. Nulla. Denunciavo anche che i gestori non ottemperano neanche alla pulizia quotidiana dell’arenile, come dei bagni, del verde, e delle strutture sportive che risultano abbandonate e più volte da me fotografate, anche con siringhe fra i ciottoli. Nulla. Verso Pasqua, per il 21 aprile, l’assessore allo sviluppo economico, in risposta alle mie denunce, plaudiva all’inizio della stagione estiva a Torre Quetta. Oggi dopo un anno e mezzo è stata firmata dal nuovo Direttore la determina della ripartizione Sviluppo economico che dispone la decadenza della concessione demaniale marittima per la gestione della spiaggia pubblica di Torre Quetta nei confronti dell’attuale concessionario per ripetute violazioni. Quando lo dicevo io che c’erano inadempienze e violazioni nessuno aveva interesse a darmi ragione, tanto pagavamo noi baresi. Anzi siamo pieni di plausi a quel modo di gestire un bene pubblico. Mi ricorda un po’ la storia di Giancaspro …quando io per 3 anni ho prodotto carte per dimostrare la sua inaffidabilità e solo dopo aver perso tutto questa amministrazione ha ammesso che Giancaspro non andava bene. Allora, se qualcuno ha pensato che un politico come me ha fatto l’amministratore e ha contestato con forza e determinazione nella solitudine di un’Aula Dalfino sorda e cieca …per mero capriccio o sfogatoio si è di gran lunga sbagliato non solo su di me , ma anche su come si dovrebbe amministrare. Buon proseguimento …tanto la storia si ripeterà ancora”.
Antonio Carbonara