I carabinieri di Bari hanno arrestato Giuseppe Rizzi, medico oncologo in servizio fino a circo un anno fa all’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari.
Secondo le accuse il medico si sarebbe fatto pagare più di 130mila euro da un paziente, poi deceduto, per somministrargli farmaci oncologici salvavita gratuiti. Il medico si trova ora agli arresti domiciliari e le accuse sono state sollevate dal Il pm Marcello Quercia.
E’ stato effettuato anche un sequestro preventivo per un valore di 136 mila euro. I militari hanno trovato in casa del medico anche reperti archeologici e denaro contante per oltre 1,9 milioni di euro, nascosto in buste e scatole per calzature. I reati sono stati individuati in concorso con la compagna del medico.
“Il medico è stato licenziato a marzo”, rende noto il commissario straordinario dell’istituto, Alessandro Delle Donne che si congratula con le forze dell’ordine e sottolinea la gravità di quanto avvenuto.
Antonio Carbonara