Il sito di Canne della Battaglia versa in una situazione non certo ottimale. A dirlo è Michele Grimaldi, segretario provinciale sindacato FLP BAC.
Lo abbiamo intervistato in queste ore per avere chiarezza circa alcune segnalazioni giunte in redazione, soprattutto per la chiusura del sito nella giornata del 10 marzo. “Mancanza di personale” dichiara Grimaldi che lamenta anche la presenza di soli 3 vigilanti che a turno svolgono attività di controllo: in loro assenza alcuni visitatori “saltano” il cancello d’ingresso. Il sito necessiterebbe, a dire del sindacalista, di interventi nella parte del percorso che a tratti rischia di crollare. Le soluzioni sembrano lontane per l’assenza di risorse che dovrebbero giungere del Ministero dei Beni Culturali. Per Grimaldi qualcosa si può fare attraverso la costituzione di cooperative.
Adagiato in corrispondenza di un antico villaggio dauno, il parco archeologico Canne della Battaglia custodisce preziosi reperti di epoca romana, paleocristiana e medievale.
A metà strada tra Canosa di Puglia e Barletta, l’insediamento di Canne della Battaglia sorge sulla collina che domina la valle del Basso Ofanto, luogo che fu teatro del celebre scontro tra Romani e Cartaginesi nel 216 a.C.
Antonio Carbonara