Il giorno dopo il disastro aereo in Etiopia, che ha fatto 157 vittime, tra cui otto italiani, si continuano a cercare le cause della sciagura. Secondo i media internazionali, la tv di stato etiope ha reso noto che è stata ritrovata la scatola nera del Boeing dell’Ethiopian Airlines.
La Procura di Roma ha aperto intanto un fascicolo di indagine in relazione alla morte degli italiani. Il procedimento, coordinato dal procuratore Giuseppe Pignatone, è al momento senza indagati e ipotesi di reato. Nello schianto, poco dopo il decollo da Addis Abeba, hanno perso la vita l’archeologo siciliano Sebastiano Tusa, il presidente dell’Ong Link 2007, Paolo Dieci, alcuni appartenenti a una onlus di Bergamo e due ragazze impegnate nel programma alimentare mondiale dell’Onu.
Ethiopian Airlines ha bloccato tutti gli aerei Boeing 737 Max, cioè quelli dello stesso modello precipitato ieri 6 minuti dopo il decollo. ‘A seguito del tragico incidente del 10 marzo – si legge in un tweet della compagnia aerea – Ethiopian Airlines ha deciso di tenere a terra tutti i Boeing 737 Max. Non si conoscono ancora le cause della sciagura – prosegue la nota – e la decisione è presa in via precauzionale. La compagnia – conclude il comunicato – diffonderà ulteriori informazioni non appena disponibili’.
Quello di ieri è il secondo incidente per il Boeing 737 Max 8, a cinque mesi da quello della Lion Air verificatosi in Indonesia, in cui persero la vita 189 persone.
Anche la Corea del Sud ha intanto lanciato una indagine “precauzionale” sul Boeing 737 Max 8. Un team di 4 tecnici ha visitato la Eastar Jet, compagnia locale low cost, avviando accertamenti sul pilota automatico e altri sistemi. L’esame finirà venerdì e non ci sono al momento piani per tenere a terra i B737 Max, riferisce l’agenzia Yonhap.
Cade aereo, 8 italiani tra le 157 vittime
E le compagnie aeree cinesi hanno ricevuto l’ordine di sospendere l’uso del Boeing 737 Max: lo riporta la rivista finanziaria Caijing, citando fonti vicine a dossier in merito alla mossa della Civil Aviation Administration of China, l’Authority di settore.
Anche la Cayman Airways ha deciso di lasciare a terra temporaneamente i suoi due Boeing 737 Max 8. Il ceo del vettore caraibico Fabian Whorms ha spiegato che, anche se la causa del disastro non è ancora chiara, la sua compagnia ha comunque deciso questa misura cautelativa per “mettere la sicurezza dei nostri passeggeri e degli equipaggi al primo posto”. La Cayman Airways è la compagnia di bandiera delle Isole Cayman, territorio britannico d’oltremare. La sua decisione di fermare i Boeing 737 Max 8 è analoga a quella compiuta dalle compagnie aeree cinesi e dall’Ethiopian Airlines.
L’agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) sta “monitorando da vicino” la situazione dopo l’incidente, ha detto un portavoce, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. E’ troppo presto per fornire indicazioni alle compagnie europee, o per agire, ha detto il portavoce. L’Easa è in contatto con l’autorità americana Federal Aviation Administration (Faa) e con le autorità etiopi.
Air Italy, che in flotta ha 3 Boeing 737 Max 8, ha spiegato che “per la nostra compagnia aerea, la sicurezza dei nostri passeggeri è da sempre la principale priorità. Con riguardo al B737 Max 8 e a tutti gli aeromobili operativi in flotta, la compagnia si trova in piena conformità con le disposizioni delle autorità aeronautiche e alle procedure operative e direttive del costruttore“. “La compagnia è in costante contatto con le autorità e ne seguirà le direttive con l’obiettivo di garantire un servizio improntato alla massima sicurezza del volo”.
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redazione