Si pubblica integralmente quanto riportato sulla pagina Facebook di Antonella faxLaricchia, consigliera regionale Puglia per il MS5. La stessa riferisce di aver fatto richiesta per l’accesso agli atti per la verifica delle garanzie fideiussorie a copertura delle fasi di post gestione delle discariche pugliesi.
“Vogliamo conoscere lo stato delle garanzie finanziarie a copertura delle fasi di chiusura e post gestione prodotte dai gestori dei seguenti impianti:
➡️ discarica “Le Lamie” di #Altamura gestita dalla Tradeco;
➡️ discarica “San Nicola La Guardia” di #Andria gestita da Daneco Impianti;
➡️ discarica “San Pietro Pago” di #Giovinazzo gestita da Daneco Impianti;
➡️ discarica di #FrancavillaFontana gestita da Francavilla Ambiente;
➡️ discarica “Martucci” di #Conversano gestita da Lombardi Ecologia.
Con un accesso agli atti, formalmente inviato, in particolare VORREI CAPIRE se, IN SEGUITO ai provvedimenti di REVOCA DELLE AUTORIZZAZIONI dei predetti impianti, I GESTORI abbiano provveduto a produrre IDONEE GARANZIE FINANZIARIE.
Per legge infatti, in fase di AUTORIZZAZIONE, di una discarica di rifiuti, bisogna presentare delle GARANZIE FINANZIARIE, prestate a favore della Regione Puglia. È una condizione necessaria per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di una discarica.
Il gestore delle discarica deve prestare le garanzie finanziarie per assicurare l’attivazione, la gestione operativa della discarica, comprese le procedure di chiusura e la gestione successiva alla chiusura della discarica. La normativa richiamata tende ad ASSICURARE, attraverso l’imposizione di speciali oneri economici, una elevata PROTEZIONE AMBIENTALE e la SALVAGUARDIA DELLA SALUTE dell’uomo, per tutto il ciclo di vita di una discarica di rifiuti, in considerazione dell’alto rischio di contaminazione dei siti, che ospitano i relativi impianti.
La discarica “Le Lamie” di ALTAMURA, gestita da Tradeco, in seguito al sequestro della discarica, avvenuto il 2 dicembre da parte dei Carabinieri del NOE di Bari, dopo i campionamenti svolti da ARPA Puglia nel giugno 2019, che avevano rilevato la PRESENZA IN FALDA DI SOSTANZE (nitriti, ferro nichel e manganese) OLTRE I LIMITI PREVISTI dalla legge e la contestazione del MANCATO COMPLETAMENTO delle operazioni di MESSA IN SICUREZZA previste dal D.l.g 36 del 2003, l’autorità giudiziaria ha posto in capo alla Regione il coordinamento dell’intero procedimento di chiusura definitiva della discarica, previa estrazione del percolato e del biogas esistenti, rinsaldatura del capping, rimozione dei rifiuti illecitamente abbandonati lungo le strade perimetrali, nonché il rifacimento dei muri di recinzione del sito. Per le operazioni di PREVENZIONE E RISANAMENTO ci si rivarrà sul PROPRIETARIO. Risulta in corso la verifica della sussistenza delle garanzie finanziarie.
Per quanto riguarda la discarica di GIOVINAZZO, in località “San Pietro Pago”, gestita da Daneco Impianti, con Determinazione Dirigenziale è stata REVOCATA L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE in quanto il Gestore non ha ottemperato alle diffide, per la mancata presentazione di idonee garanzie finanziarie, pertanto l’impianto è SPROVVISTO di idonee GARANZIE FINANZIARIE.
Con il medesimo atto è stato disposto l’avvio della procedura di chiusura e post-gestione ed è stato richiesto al gestore di produrre immediatamente le dovute idonee garanzie finanziarie a copertura delle fasi di chiusura e post gestione dell’impianto. Con DGR 17 ottobre 2017, n. 1648, E STATA DESTINATA LA SOMMA DI € 800.000,00 EURO al Comune di Giovinazzo, titolare della discarica pubblica, gestita da Daneco Impianti, per dare attuazione alle misure di prevenzione, volte a CONSTRASTARE e/o ANNULLARE la minaccia di grave DANNO ALLA #SALUTE E ALL’#AMBIENTE, per eseguire le INDAGINI PRELIMINARI delle matrici ambientali e per valutare e PROPORRE le AZIONI a tutela dell’ambiente e della salute, a seguito dei risultati delle indagini preliminari.
Per quanto riguarda la discarica di ANDRIA, in località “San Nicola La Guardia”, gestita da Daneco Impianti, con Determinazione Dirigenziale è stata REVOCATA L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE ed è stato disposto l’avvio delle operazioni di chiusura e post gestione richiedendo, tra l’altro, al gestore di produrre le dovute idonee garanzie finanziarie a copertura delle fasi di chiusura e post gestione”.
Redazione