E’ stata una cerimonia commovente quella di ieri sera (18 marzo 2019) al Palazzo di Città di Capurso, in occasione della cittadinanza onoraria a Don Franco Ardito, parroco per 36 anni della chiesa matrice S.S. Salvatore. Tra i presenti anche S.E Mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto e don Antonio Lobalsamo, parroco attuale della chiesa madre.
in foto il piccolo Luca Medici in un recital parrocchiale
Come da regolamento, l’amministrazione comunale ha deliberato ad unanimità il provvedimento per la cittadinanza onoraria a Don Franco, poi gli applausi finali e il commosso discorso di Francesco Crudele. Un parroco che negli anni si è adoperato per edificare la comunità religiosa, anche attraverso un impegno costante per il recupero della chiesa madre che nei primi anni 70 aveva subito dei crolli. E poi ancora gli interventi allo storico Palazzo Mariella, divenuto nel tempo un contenitore importante per la catechesi dei giovani. Con Don Franco sono cresciute due generazioni: diversi i “figli spirituali” che grazie agli insegnamenti del parroco si sono affermati nella vita, tra questi Luca Medici, in arte Checco Zalone. Ardito ricorda l’infanzia del piccolo Zalone in parrocchia ma soprattutto le sue imitazioni. Tra personaggi presi di mira proprio Don Franco. “Era una macchietta e non è cambiato“, commenta il parroco, particolarmente emozionato dopo una lunga giornata che si è conclusa con la celebrazione della santa messa.
Antonio Carbonara