DOPPIO APPUNTAMENTO AL TEATRO ABELIANO: DOMANI MOBY DICK, DOMENICA LA GUERRA DEI GRANDI
DOPPIO APPUNTAMENTO AL TEATRO ABELIANO
PER LA RASSEGNA “TO THE THEATRE” DOMANI, SABATO 20 GENNAIO ALLE 21, “MOBY DICK” (TRATTO DAL “MOBY DICK” DI HERMAN MELVILLE) NELLA RIDUZIONE E ADATTAMENTO DI ROBERTO NEGRI. IN SCENA ROBERTO NEGRI PER LA REGIA DI FEDERICO VIGORITO.
TORNA, DOMENICA 21 ALLE 18, LA RASSEGNA “A TEATRO CON MAMMA E PAPÀ”, CON LO SPETTACOLO “LA GUERRA DEI GRANDI” (PRODUZIONE TEATRIFICIO22) DI SIMONA OPPEDISANO PER REGIA DI CLAUDIA LERRO E SIMONA OPPEDISANO, CON GIORDANO COZZOLI, LORENA FARUCCI E BEATRICE GALLO.
Un doppio appuntamento per il prossimo fine settimana proposto dal Teatro Abeliano di Bari. Per la rassegna “To The Theatre” domani, sabato 20 alle 21, va in scena lo spettacolo “Moby Dick” (tratto dal “Moby Dick” di Herman Melville), nella riduzione e adattamento di Roberto Negri, sul palco come voce narrante e corpo presente. Diretto da Federico Vigorito, autore anche dell’impianto scenico e del disegno luci, lo spettacolo prodotto da Officina Dinamo – Fucina Creativa si avvale anche di Carolina Vecchia (assistente alla regia), Rossella Ramunni (costumi), Area 5 Lab (realizzazione scene) e Flavia Ferranti (organizzazione).
Il giorno dopo, domenica 21 gennaio alle 18, si riparte con la rassegna “A teatro con mamma e papà”, con lo spettacolo “La guerra dei grandi” (produzione Teatrificio22) di Simona Oppedisano per la regia di Claudia Lerro e Simona Oppedisano, con Giordano Cozzoli, Lorena Farucci e Beatrice Gallo.
La scelta di un grande classico come “Moby Dick”, nasce dalle emozioni che generano le parole al di là del tempo, ampliando il concetto stesso di “contemporaneo”. L’autore ha proposto una formula letteraria di ricerca e sperimentazione, esplorando nella sua opera praticamente tutti i generi del suo secolo. Nel rispetto di questa scelta e nell’intento di riproporne i canoni espressivi, il nostro lavoro spazia dal teatro di narrazione alla commedia, dal teatro di figura alla pantomima e ancora oltre, verso le radici arcaiche del rito teatrale Segni semplici, per un coinvolgimento profondo e diretto dello spettatore, naturalmente partecipe di temi universali. Così il testo rivela pienamente il suo potere evocativo, nel rispetto cronologico della narrazione, verso la catarsi finale che, come nella vita, è conosciuta ma sempre sorprendente.
La rappresentazione teatrale come rito primitivo, capitale, imprescindibile. Concepire uno spettacolo per ribadire la necessità di incontrarsi e in qualche modo comunicare. Abbiamo scelto un capolavoro della letteratura americana; avremmo potuto farlo con un la terza pagina di un quotidiano locale. L’importante adesso (più che mai) è concentrarsi sul tragitto invisibile che la notizia teatrale compie dal palcoscenico alla platea; in che modo nasce? che forma assume? quanto dura? in cosa si trasforma quando si estingue? L’incontro “filosofico” con Roberto (artefice dell’adattamento) prima di tutto, ha prodotto queste temibili riflessioni.
Poi è arrivato Melville, arrivano i personaggi, arrivano le risposte e insieme inizia ad emergere una forza che sembra sete; una sete inguaribile di eternità. Inizia ad emergere Moby Dick, capace di farsi raccontare di nuovo come un vecchio aneddoto mai abbastanza svelato. In scena poco o niente. Una pedana di legno che deve sembrare ogni cosa e che invece serve solo a mettere al centro dell’attenzione chi conduce il gioco e pochi altri elementi, un po’ di attrezzeria: strumenti utili al racconto che l’Interprete non smettendo mai i panni di sé stesso, offre agli spettatori nell’intimità sacrale che solo un rito riesce a creare.
“La Guerra dei Grandi”, invece, è la storia di uno zelante maestro fascista e di due sue allieve: una ebrea e l’altra cattolica, nei mesi cruciali del promulgamento delle leggi razziali in Italia. Al centro della narrazione l’amicizia delle due ragazzine costrette alla fine a separarsi a causa delle assurde imposizioni del Regime. Uno spettacolo che induce i bambini a riflettere, attraverso un linguaggio adatto alla loro età: divertente, poetico, sincero, delicato.
I biglietti sono disponibili online su Vivaticket, oppure al botteghino del Teatro Abeliano (info: 080.542.76.78).
Redazione