ANSA) – BRINDISI, 14 LUG – Avrebbero fornito droga per la movida cittadina e controllato in prima persona lo spaccio di alcune delle piazze principali di Brindisi, con i pusher che per gli spostamenti utilizzavano anche bici elettriche.
E’ quanto emerso dall’inchiesta della Polizia che ha portato all’arresto di 12 persone in provincia di Brindisi, 6 in carcere e 6 ai domiciliari, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip di Lecce su richiesta della Procura della Repubblica-Dda.
Spaccio di sostanze stupefacenti, ma non solo. Le indagini della Squadra mobile avrebbero accertato le vessazioni di alcuni componenti del gruppo nei confronti di diversi commercianti di Brindisi, tramite l’omesso pagamento per l’acquisto di beni, ma anche con richieste estorsive di poche decine di euro.
Sono stati poi riscontrati episodi di violenza attribuibili al gruppo, con l’esplosione di colpi di arma da fuoco nel rione Paradiso e questo sarebbe avvenuto per affermare il controllo del territorio degli indagati, anche nei confronti di personaggi storicamente inseriti nella criminalità brindisina e che mal sopportavano la presenza di “nuove leve”, secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine.
Oltre gli arresti è stato eseguito un decreto di sequestro patrimoniale preventivo di un immobile, in località Giancola a Brindisi, nella disponibilità del clan Romano-Coffa, che – ritiene l’autorità giudiziaria – nonostante l’interposizione fittizia del bene ad un’altra persona, sarebbe stato acquistato con i proventi delle attività illecite. (ANSA).
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