DUE PROIEZIONI DEL FILM “PARLATE A BASSA VOCE” DI ESMERALDA CALABRIA: (Bari, Lecce)

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Parlate a Bassa Voce” di Esmeralda Calabria,

dopo la Première al 40° Torino Film Festival

dal 9 marzo al cinema con Satine Film

 

A BARI giovedì 9 Marzo e a LECCE sabato 11 Marzo

due serate evento con la partecipazione della regista

e l’esibizione musicale degli interpreti

 

Parlate a bassa Voce di Esmeralda Calabria, dopo la première al 40° Torino Film Festival, arriva al cinema giovedì 9 marzo con Satine Film.

Il film inizia dalla Puglia il suo percorso nelle sale con due serate evento a Bari giovedì 9 marzo e a Lecce sabato 11 marzo.

Bari, giovedì 9 marzo, il film verrà presentato alle 20.30 al Cineporto, Fiera del Levante, alla presenza di Esmeralda Calabria e dell’interprete e musicista Redi Hasa. A introdurre la serata, – gentilmente offerta da Apulia Film Commission e gratuita per il pubblico – la giornalista Giorgia Salicandro.

Lecce sabato 11 marzo il film sarà in programmazione alle ore 20.30 come evento speciale al Cinema Multisala Massimo, via Francesco Lo Re 3.

La serata, sempre introdotta dalla giornalista Giorgia Salicandro prevede la presenza della regista e di una speciale e attesa esibizione musicale di Redi Hasa e Ekland Hasa con BandAdriatica.

Parlate a bassa Voce è un viaggio emozionante nell’ Albania di ieri e di oggi attraverso i ricordi e i racconti di artisti, attori, musicisti tra cui l’ acclamato Redi Hasa.

Esmeralda Calabria, con coraggio squarcia un velo su un Paese tanto vicino quanto a noi sconosciuto e per la prima volta allontana dal nostro ricordo le immagini indelebili dei barconi, a cui leghiamo, nell’immaginario collettivo, l’Albania, per restituire dignità alla memoria e al racconto di un popolo elegante e fiero della propria cultura.

 

A partire da una fotografia sull’Albania di oggi, con uno sguardo rivolto a quella di ieri, Parlate a bassa Voce sfida i pregiudizi e ci fa capire come la memoria è qualcosa con cui fare sempre i conti.

Ne emerge un Paese carico di contraddizioni in cui incontriamo musicisti, attori, registi, privilegiati e declassati, anziani dai volti segnati dal tempo che raccontano, tra nostalgia e senso di realtà, le incoerenze di un sistema che aveva il volto del dittatore Enver Hoxha.

A fare da Virgilio, Redi Hasa, musicista, violoncellista di fama internazionale che ci porta nella sua terra d’origine. Nato nel 1977, cresciuto in un Paese in transizione, a vent’anni arriva in Puglia. In questo viaggio, che ci conduce nel più impenetrabile dei Paesi ex comunisti dell’Europa Orientale, Redi Hasa è il simbolo di un popolo che si muove tra eredità del passato e dinamismo del presente.

La musica gli ha permesso di valicare i confini. Il suo sentirsi “sputato” da una terra amata ne ha fatto la sua peculiarità artistica in un altro Paese che lo ha accolto.

Redi Hasa, inizia un viaggio che parte dai ricordi, dalla paura di dimenticare e dal desiderio di fermare il tempo e ci riporta in quel mondo con il peso di una memoria che, a più di 30 anni dalla caduta del regime, convive con l’avvento della democrazia. Ne esce un affresco poliedrico in cui il passato ingombrante accentua le fragilità e le ambiguità della giovane democrazia.

Parlate a bassa Voce per la regia e il montaggio di Esmeralda Calabria è prodotto da Titti Santini per Ponderosa Music Records e da Esmeralda Calabria per Akifilm con il contributo di Apulia Film Commission e Regione Puglia. Musiche originali di Redi Hasa, collaborazione alla regia Mirko Pincelli Produzione esecutiva Akifilm Giorgia Pirillo.

Il film, girato nei comuni di Lecce, Bari, Nardò, Otranto, San Marzano e Calimera, ha ricevuto il contributo di MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Unione Europea e Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020. L’iniziativa di promozione è stata organizzata nell’ambito di “Promuovere il Cinema e i suoi luoghi”, intervento di Apulia Film Commission e Regione Puglia, Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e valorizzazione del Territorio. Per la realizzazione del film, sono stati impiegati 8 unità lavorative pugliesi.

redazione

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