“CONGRUITÀ IN EDILIZIA” NORMATIVA E PROCEDURE TELEMATICHE
La congruità in edilizia, è il tema del convegno che si è svolto questa mattina nell’aula “A. Moro” della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari. Argomento delicato e complesso che consente in pratica il monitoraggio costante dei cantieri edili. La congruità è il rapporto fra valore dell’opera e percentuale di incidenza minima della manodopera impiegata nella realizzazione dei lavori. E ci sono degli indici di congruità stabiliti dal decreto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (n.143/2021), a cui le imprese si devono attenere.
«Inizialmente il problema che si poneva spesso nei cantieri è che iniziavano a lavorare imprese che non avevano neanche dei dipendenti – ha detto il presidente di Edilcassa Puglia, Luigi Cosimo Quaranta – allora ci siamo mossi, come parti sociali a livello nazionale, per mettere a punto la congruità, in modo da porre un giusto rapporto fra l’importo dei lavori e i lavoratori impiegati. Non è possibile che ad esempio una immobiliare con un dipendente potesse prendere lavori per milioni di euro. Occorre una giusta relazione fra lavoro dato e lavoratori impiegati. Per far emergere così i lavoratori in nero. Certo come tutte le cose nuove, come accaduto anche con il Durc, affinché il meccanismo possa ingranare ci vorrà ancora un po’ di tempo ma ci aspettiamo risposte positive». Dopo i saluti di Roberto Voza, direttore del dipartimento di Giurisprudenza, si è entrati nel vivo con l’intervento di Leonardo Pascazio, presidente Ancl Bari (Associazione nazionale consulenti del lavoro), che ha sottolineato come la verifica di congruità consente anche di: «avere un quadro certo per l’applicazione dei contratti collettivi».
«Le aziende che vogliono stare sul mercato con regolarità hanno capito lo spirito e l’intento voluto dalle parti sociali nello sponsorizzare e volere fortemente la congruità. La congruità – ha dichiarato Cristina Raghetta, vice presidente CNCE (Commissione Nazionale paritetica per le Casse Edili) – elimina molti di quegli elementi distorsivi del mercato, il dumping contrattuale, evita che le aziende sane, quelle che applicano il contratto e osservano le regole, abbiano una concorrenza sleale. L’edilizia è un settore che si presta a infiltrazioni mafiose, dumping contrattuale, elusione contributiva, finti lavoratori autonomi, tanto che c’è chi vede in questo settore la lavatrice di altre risorse, dobbiamo invece puntare a un sistema pulito. Dobbiamo lavorare – ha proseguito Raghetta – per contemperare legalità, sicurezza, trasparenza con le vostre (il riferimento è ai consulenti del lavoro) richieste di semplificazione ma no alla deregulation. Si deve far sì che la congruità diventi agevole. Far sì che aziende sane abbiano diritto a una sana competizione».
Vito Pinto, ordinario dell’ateneo barese, ha fatto un excursus storico sulla verifica di congruità. «La macrofunzione che accomuna la verifica di congruità del settore edilizio con altri comparti, è che garantisce il funzionamento del mercato. In pratica neutralizza i vantaggi che alcuni imprenditori ottengono con una compressione illecita del costo del lavoro. Se si saltano le regole non c’è un vero mercato, c’è una giungla. Da metà degli anni ’90 – ha detto Pinto – si è permessa una concorrenza giocata sul costo del lavoro, privando così il lavoratore di alcuni diritti, fra cui una retribuzione dignitosa. E quindi l’accordo del 2020 è il compimento di un percorso lungo e importante per quanto accidentato, percorso volto alla riqualificazione del mercato dell’edilizia, pur rimanendo questioni giuridiche aperte».
«E’ stato accolto con entusiasmo il decreto ministeriale – sostiene il direttore di Edilcassa Puglia, Roberto Ranieri – in quanto premia le imprese sane, di qualità che ci sono in Puglia. Le imprese che non superano la verifica di congruità, determinano una irregolarità dell’impresa affidataria ai fini del Durc».
Sul Durc e sull’utilizzo di un applicativo “Edilconnet” sono state incentrate le relazioni di Bianca Baron, vice direttore del CNCE e di Antonella Ferrara, responsabile area Durc Edilcassa Puglia. I consulenti del lavoro che seguono le imprese, possono utilizzare Edilconnet e già molte lo fanno e avere in pratica il monitoraggio continuo del cantiere, conoscere i dati sulla manodopera utilizzata, il costo dei lavori e altri parametri utili a superare la verifica di congruità.
Redazione