“A Orlando dico che sono disponibile a ricoprire ruoli non giurisdizionali. Quello che il ministro non può fare è licenziarmi”.
Lo afferma Michele Emiliano, candidato alla segreteria del Pd, rivolgendosi al suo competitor alla guida del partito. “Io – aggiunge – dico agli amici di Orlando che non ho nulla per cui essere accusato. La Costituzione tutela il mio diritto a iscrivermi a un partito. Quanto a lui non si può dire che fosse un passante nel governo Renzi”. Lo ha detto il candidato alla segreteria intervenendo a Takatà.
di Antonio Carbonara