Ha patteggiato la pena a 4 anni di reclusione il 60enne Antonio Bruscella, imputato nel procedimento sull’esplosione nella fabbrica di fuochi d’artificio di Modugno, che il 24 luglio 2015 provocò la morte di 10 persone tra cui il fratello, il nipote e altri parenti dell’imputato. Bruscella, unico socio sopravvissuto all’esplosione, rispondeva dei reati di disastro colposo, violazioni di numerose norme relative alla sicurezza sul lavoro, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Bruscella ha proposto il patteggiamento nell’ambito dell’udienza preliminare.
Nel procedimento erano costituite parti civili più di trenta persone, tra mogli, figli e genitori delle vittime. Stando alle indagini l’esplosione fu causata da una eccessiva quantità di polvere da sparo e dall’utilizzo di utensili non idonei a tagliare sostanze esplodenti. Sono state anche accertate numerose violazioni alle norme sulla sicurezza, come il mancato utilizzo di indumenti ignifughi.
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redazione