Una parte dei 20 milioni messi a disposizione del Comune di Taranto dall’amministrazione straordinaria dell’ex Ilva per il piano di “rigenerazione sociale” sono stati utilizzati per un festa alla vigilia della Befana, sotto l’egida comunale, per celebrare i mitici anni ’80: dodici ore di fila piene di concerti, dj set, mostre digitali, icone e sapori tipici che ha portato in una strada chiusa al traffico migliaia di persone. La festa è stata organizzata con una parte dei 300mila euro previsti per l’organizzazione di eventi a sostegno della cultura e dello spettacolo. L’iniziativa ha suscitato polemiche tra l’opposizione che si chiede se questa spesa sia coerente con le finalità e gli obiettivi del Piano finanziato con i soldi dell’ex Ilva e come possa aiutare le famiglie a liberarsi dal disagio sociale. L’assessore comunale allo Sviluppo economico, Fabrizio Manzulli, spiega che “tutto è stato fatto dopo il confronto con i commissari dell’Ilva in amministrazione straordinaria”. “Devo sottolineare – aggiunge – che queste risorse sono servite anche per iniziative in favore degli studenti, dei centri antiviolenza per le donne, per attività artistiche e culturali che hanno colorato i giorni di festa. Ne hanno usufruito anche ambientalisti ben noti”.
L’opposizione ha chiesto un incontro ufficiale al direttore generale del Comune affinché fornisca notizie “sugli atti finora adottati dall’amministrazione comunale in merito ai fondi cosiddetti ex Ilva. Alla base della nostra richiesta vi è la necessità di sapere se questi soldi vengono correttamente utilizzati per il perseguimento delle finalità di rigenerazione sociale o se vengono distribuiti ai percettori al fine di essere semplicemente spesi”. (ANSA).
Redazione