EXTRA BIG
Dal 25 al 27 giugno a Bari va in scena la rassegna performativa organizzata dal Bari International Gender Film Festival
«Langelo» di e con Alessandra Cristiani – Venerdì 25 giugno – Terrazza Biblioteca Metropolitana De Gemmis
«Spaidermen» di e con Giacomo Dimase – Sabato 26 giugno – Spazio 13
«Allegoria dei cinque sensi» – di Riccardo Buscarini – Domenica 27 giugno – Cortile di Palazzo di Città
Un evento «extra ordinario» rispetto al festival vero e proprio: è «Extra Big», la tre giorni con cui il Bari International Gender Film Festival si ripresenta in città con altrettante suggestive performance di teatro e danza. Da venerdì 25 a domenica 27 giugno «Extra Big» – minirassegna performativa patrocinata da Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese e Comune di Bari – riempirà di contenuto tre serate dedicate alla performance, al ritorno in presenza, al rituale collettivo, alla riappropriazione di spazi fisici, alla percezione di sé e degli altri attraverso l’arte.
I biglietti per ciascuna performance hanno un costo unico di 7 euro. La partecipazione a due performance ha un costo di 12 euro, mentre ci si può abbonare al trittico al costo di 17 euro. Per prenotarsi si può scrivere a bigff.factory@gmail.com o inviare un messaggio alla pagina Facebook Bari International Gender Film Festival. Info e dettagli su bigff.it.
Venerdì 25 giugno, sulla terrazza della Biblioteca Metropolitana De Gemmis (luogo magico finalmente restituito alla città, all’interno del Complesso S. Teresa dei Maschi, in Strada Lamberti 3) si parte con «Langelo», di e con Alessandra Cristiani (promosso da PinDoc /Produzione e Promozione Danza contemporanea), performer e danzatrice romana, nomination Premio Ubu 2018. La performance inizierà alle 19,45 ed è richiesta estrema puntualità per accedere all’evento all’inizio del calare del sole.
«Langelo» è una visione anomala che insinua intimità tra eresia e redenzione. Alessandra Cristiani è danzatrice del gesto significante, della delicatezza formale che addolcisce in una fluida lentezza di movimenti, accoglie dentro di sé, sul suo corpo fatto metafora e luogo d’incontro fra gli occhi e la percezione. «Langelo, in quel suo passare o semplice esistere, in un intimo silenzio, persiste ai nostri occhi senza alcun miracolo».
Alla fine della performance interverranno Francesca Pietroforte (consigliera della Città Metropolitana con delega alla Cultura) e Micaela Paparella (consigliera per il Comune di Bari con delega alle «Politiche di valorizzazione del patrimonio storico-artistico ed architettonico e dei contenitori culturali»).
Sabato 26 giugno, alle 20,30 ci si sposterà a Spazio 13 (via de Cristoforis 8) per «Spaidermen», di e con Giacomo Dimase. È uno spettacolo di narrazione «partecipata» per un solo attore, che parla di una storia vera intermezzata da interventi comici onirici, alla «Alice nel paese delle meraviglie», attingendo alla drammaturgia inglese di Harries, Kelly, Crimp e altri geni dell’ironia. «Parla del Giacomo bambino triste – spiega Dimase – senza perdere la conquistata frizzante “Giacomosità” del Giacomo adulto. Parla di cattivi che sono anche buoni, e di buoni che sono anche sempre un po’ cattivi».
Essenziale è l’ironia ed il rapporto col pubblico, senza finta quarta parete ma sempre diretto. «Spaidermen» è scritto per tutti i bambini invisibili, per tutti gli adolescenti che si ritroveranno a piangere alla fine, mentre stanno ancora ridendo delle battute precedenti. È amore e speranza per un futuro migliore, ma consapevole della realtà.
Domenica 27 giugno, dalle 19,30 alle 21,30, nel Cortile di Palazzo di Città (Corso Vittorio Emanuele II, 84), toccherà al coreografo e performer piacentino Riccardo Buscarini, con «Allegoria dei cinque sensi». All’evento prenderanno parte dieci performers baresi, che dal 25 al 27 giugno seguiranno una ricerca performativa tenuta dallo stesso Buscarini a Spazio 13 (evento promosso da Cooperativa sociale AL.i.ce. all’interno di BIG Factory). Sarà un laboratorio gratuito rivolto a persone che dimostrino esperienza e attitudine al movimento, apertura e curiosità sulla commistione di linguaggi e motivazione di stare in scena, o in esposizione, davanti ad un pubblico per un evento di durata complessiva di due ore.
Buscarini, vincitore di numerosi premi in Italia e all’estero, è un artista che si concentra sul cambiamento costante del suo approccio creativo alla coreografia, e sulle sue possibili interazioni con altre forme d’arte. La performance contempla un ‘aperitivo offerto al pubblico (con accesso massimo fino alle 20,30).
«Il distanziamento sociale – spiega Buscarini – ha fatto emergere il significato essenziale della socialità alla base di alcune attività. E di conseguenza la sfida di adattare un sistema passato, ai limiti imposti dal presente. “Allegoria dei cinque sensi” è una nuova serie di installazioni che si ispira – e allo stesso tempo rappresenta – una reazione alle attuali restrizioni messe in atto per fronteggiare l’emergenza sanitaria globale. Che traccia ha lasciato il distanziamento sul modo in cui ci relazioniamo gli uni agli altri, e rispetto l’opera d’arte? Come possono l’artista e l’esperienza artistica adattarsi a questi cambiamenti? Quali riflessioni è necessario fare riguardo la nostra socialità? Come possiamo ripensare il “fare cultura” e in quali spazi, in quali modalità, in quali contesti? Se l’arte è un’esperienza dei sensi, come possiamo rinnovarne la percezione, se il presente ci impedisce di viverla precludendoci di usare i sensi, e imponendoci una serie di filtri? La performance prevede la presenza di una tavola imbandita al centro dello spazio, con cibi non trattati. L’elemento è parte integrante del rapporto che i performers instaureranno con il pubblico».
Bio Artisti
Alessandra Cristiani
Performer e danzatrice, ha ricevuto la nomination Premio Ubu 2018 come migliore attrice o performer per gli spettacoli Clorofilla e Euforia. Dal teatro di marca odiniana (Teatro Potlach, Toni Cots, Jean Paul Denizon, Teatro de Los Andes, Nino Racco, Naira Gonzales) approda alla danza attraverso una personale esplorazione del training fisico dell’attore. Studia danza contemporanea con Moses Pendleton, Giovanna Summo, Domenique Dupuy, Hervè Diasnas; Tecniche del mimo trasparente con Hal Yamanouchi; Respiro e movimento con il trainer Giuseppe Ravì; Qi gong con Solene Fiumani; Ideokinesis: Placement e Riposo Costruttivo con Ursula Stricker, Yoga con Maddalena Gana. Nel 1997 riceve il Premio Excelsior come migliore attrice per il corto La foto, per la regia di Sara Masi, concludendo un primo ciclo di formazione nel teatro di ricerca.
Dal 1996 indaga il pensiero e la pratica dell’Ankoku Buto (Masaki Iwana, Akira Kasai, Akaji Maro, Tadashi Endo, Ko Murobushi, Yoko Muronoi, Hisako Horikawa, Toru Iwashita, Daisuke Yoshimoto, Atsushi Takenouchi, Kohshou Nanami, Yuko Kaseki, Yumiko Yoshioka), laureandosi in Metodologia e Critica dello Spettacolo con la tesi sperimentale: Masaki Iwana e la tradizione del “Buto Bianco”. “The Intensity of nothingness”: una metodologia della danza. Nel nuovo percorso creativo legato alle arti performative con la compagnia Lios crea e dirige la Rassegna Internazionale di danza buto Trasform’azioni (2001-11) e nel 2009 intraprende il work in progress Progetto Eliogabalo con il danzatore Akira Kasai, sostenuto dal Paji Europe The Japan Foundation. In qualità di danzatrice e autrice con il progetto performativo La fisica dell’anima. Francesca Stern Woodman vince il sostegno Scenari Indipendenti 2008.
È coreografa in residenza nel biennio 2011-13 presso l’Accademia Filarmonica di Roma realizzando per l’evento Opening Cage, il lavoro Child of tree e inserendo performance in natura nel Festival Internazionale della Danza 2013 con la creazione Eros Aria.
Per le stagioni 2012-13 è nello spettacolo Tutto per bene per la regia di Gabriele Lavia, una produzione del Teatro di Roma.
Giacomo Di Mase
Giocomo Di Mase (Bari, 1990) è un attore, regista e insegnante di teatro. Il suo spettacolo Spidermen è stato selezionato per il Roma Fringe Festival 2021.
Riccardo Buscarini
Coreografo vincitore di numerosi premi in Italia e all’estero, Riccardo Buscarini (Piacenza, 1985) è un artista che si concentra sul cambiamento costante del suo approccio creativo alla coreografia e sulle sue possibili interazioni con altre forme d’arte. Riccardo si diploma alla London Contemporary Dance School nel 2009. Vince The Place Prize 2013 con Athletes e partecipa ai progetti ArtsCross London 2013 (Regno Unito, Taiwan, Cina), Performing Gender 2013-15 (Italia, Croazia, Spagna, Paesi Bassi) e MAM-Maroc Artist Meeting (Marrakech). Il suo lavoro nel campo delle arti visive include collaborazioni con Summerhall (Edimburgo), London Festival of Architecture 2016 e Nahmad Projects (Londra e miart 2017). Silk, la sua creazione per il Chelyabinsk Contemporary Dance Theater (Russia) riceve due nomination (Best Choreography e Best Choreographer) per la Golden Mask 2018 al Teatro Bolshoi, Mosca, per poi essere riallestita su ZfinMalta, National Dance Company of Malta, nell’autunno 2019. Nel 2019 lavora come coreografo/assistente alla regia del M° Italo Nunziata ne La forza del destino di G. Verdi a Piacenza, Modena e Reggio Emilia e firma due nuove creazioni, una su Chelyabinsk Contemporary Dance Theater ed una su Compagnia Equilibrio Dinamico (Bari). Nel 2020 è assistente alla regia del M° Leonardo Lidi in Falstaff di G. Verdi a Piacenza, Modena e crea uno dei lavori per EDGE 2020, The Place, Londra.
Ufficio stampa Bari International Gender Film Festival
Redazione