“Se a Bari ed in Puglia va male il commercio stiamo male tutti. Noi non siamo una regione industriale né possediamo materie prime come altre regioni e la nostra spina dorsale è il commercio, non siamo una regione industriale”. Il consigliere regionale della Lega Fabio Romito con poche parole in una conferenza stampa in Regione convocata per illustrare le iniziative del gruppo consiliare della Lega, fotografa la situazione delle attività commerciali a Bari ed in Puglia. “Secondo i dati delle associazioni di categoria nella città capoluogo circa 80 attività chiudono bottega ogni anno. Dobbiamo fare qualcosa per andare incontro alle istanze del mondo del commercio, vena giugulare della nostra economia”. Depositata una mozione in consiglio regionale che prevede una richiesta di posticipare l’inizio dei saldi di luglio a partire dalla prossima stagione per andare incontro alle esigenze dei commercianti. “Propongo anzitutto che si giunga in conferenza stato regioni alla fissazione di una data unica dei saldi per ogni macro area d’Italia: nord, centro, sud. Romito deduce: “i commercianti sono in sofferenza “ho chiesto all’assessore Alessandro Delli Noci, che ha dimostrato di avere grande competenza e senso del dialogo, di istituire un tavolo permanente in Regione sulla stato di crisi del commercio con gli addetti ai lavori, il decisore politico e le associazioni di categoria; grazie a ciò si potrà possa affrontare passo dopo passo i problemi quotidiani del settore”. In conferenza stampa anche il direttivo dell’associazione La Formica costituita 5 anni fa, guidati da Mimmo Tarantini, che raccoglie le istanze dei commercianti una delegazione di commercianti. “Ad aprile 2022 siamo stati chiamati dal sindaco Decaro per il piano strategico del commercio. Abbiamo dato una decina di indicazioni, tutte disattese. Se si devono assumere decisioni sul commercio si deve parlare con i commercianti”. Un esempio: “ Le domeniche non possono festivi 56 festivi sempre aperti, la Chiesa è d’accordo con noi. Abbiamo chiesto a Decaro la consulta del commercio che fu bocciata. Bari è l’unica città italiana a non averla”.
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