Festival ANIMA MEA – “Burrasche e Bizzarrie” giovedì 24 ottobre a Barletta e venerdì 25 a Bitetto

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Burrasche e Bizzarrie

Musiche del ‘700 napoletano

giovedì 24 ottobre, ore 20.30

Barletta – Chiesa della SS Trinità

 venerdì 25 ottobre, ore 19

Bitetto – Chiesa di San Domenico

Ensemble del Dipartimento di Musica Antica

del Conservatorio di Avellino

 

 

Anche la tarantola fa capolino al festival itinerante Anima Mea nel concerto “Burrasche e Bizzarrie” in programma giovedì 24 ottobre a Barletta, nella Chiesa della SS Trinità (ore 20.30), e venerdì 25 ottobre a Bitetto, nella Chiesa di San Domenico (ore 19). Di scena, l’Ensemble del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Avellino con un programma entusiasmante che, dalle anonime “Diverse bizzarrie sull’antidoto alla tarantola” trascritte dal violinista Raffaele Tiseo, studioso della prassi esecutiva della musica del Sei-Settecento, si spinge ad altre composizioni del XVII e XVIII secolo di “scuola napoletana” firmate da Nicola Matteis, Giovan Battista Pergolesi, Emanuele Barbella, Carlo Cecere e del pugliese Domenico Sarro, passato alla storia anche per l’opera “Achille in Sciro” con cui nel 1737 venne inaugurato il Teatro San Carlo di Napoli.

Un concerto, insomma, che affonda le radici nell’epoca d’oro della musica napoletana, capace di abbracciare un periodo lunghissimo, dai tempi delle Feste a ballo al Palazzo Vicereale allo splendore dell’opera seria e degli intermezzi buffi rappresentati prima al Teatro dei Fiorentini e al San Bartolomeo e poi, per l’appunto, al San Carlo.

A quell’epoca, anche la musica strumentale era intrisa di un intenso sapore teatrale, nel quale si fondevano elementi colti e popolari, virtuosismi e cantabili melodie, improvvisazione e contrappunto, tutti presenti nelle musiche di questo concerto, con i flauti (traversiere) di Elisa Cozzini e (dritto) di Mario Ricciardi, e i violini di Marco Piantoni e Vincenzo Corrado sostenuti, come da prassi, dagli “strumenti di fondamento” descritti dai trattati dell’epoca e insegnati già dal secolo precedente nei quattro orfanotrofi-conservatori di musica napoletani, strumenti qui affidati all’estro di Guido Mandaglio (fagotto), Gioacchino De Padova (basso di viola), Ugo di Giovanni (arciliuto) e Pierfrancesco Borrelli (clavicembalo e direzione).

I due concerti, entrambi a ingresso libero presentando la rivista di Anima Mea 2019 (costo 10 euro), saranno preceduti da passeggiate d’arte ai luoghi nei quali sono stati programmati.

Info www.animamea.it – 391.4858488 (dalle ore 16 alle 19).

redazione

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