Festival del Belcanto 3, 4 e 7 agosto 2021
L’XI edizione si conclude con la spettacolare messa in scena dell’opera
Cavalleria Rusticana sotto il cielo di Puglia
con la regia di Luciano Mattia Cannito
Turi, 6 agosto 2021- Emozione pura e tensione drammatica: sono gli ingredienti della “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, che sarà messa in scena a Turi domani, 7 agosto, alle 21:30, nel largo oratorio attiguo alla chiesa di Maria Santissima Ausiliatrice. La rappresentazione, per la regia di Luciano Mattia Cannito, concluderà il Festival del Belcanto, manifestazione di rilievo internazionale alla sua undicesima edizione, inaugurata martedì scorso con un convegno sulla figura di Mascagni, in piazza Antico Ospedale.
“Conversazioni mascagnane. Dal verismo letterario al verismo musicale” il tema del primo incontro al quale hanno partecipato nomi importanti della musicologia italiana e profondi conoscitori del compositore livornese, come Cesare Orselli, Annalisa Rossi, Dinko Fabris, Eraldo Martucci e Antonio Galli. Nelle vesti di moderatrice, la giornalista e musicologa Fiorella Sassanelli. Proprio le parole dei prestigiosi relatori ci ricordano che durante il soggiorno di Mascagni in Puglia, durato dieci anni, sono fiorite numerose altre opere oltre a “Cavalleria”: “L’amico Fritz”, “I Rantzau”, “Guglielmo Ratcliff” e “Silvano”. Certo è che il compositore livornese ha sempre voluto sperimentare nuovi generi, cavalcando la moda artistica e letteraria del tempo. “Un compositore molto amato dai suoi contemporanei all’estero – sottolinea Orselli – come per esempio Gustav Mahler. Dall’unica opera verista, “Cavalleria rusticana”, al simbolismo di “Iris” (1898) al decadentismo, che incarna il crollo delle certezze positiviste, il disincanto. La colonna sonora di “Rapsodia satanica” (1917, per la regia di Nino Oxilia), prima a essere firmata da un compositore di professione in Italia, non può non rimandare all’estetismo dannunziano, a quelle velleità che il vate, con le sue imprese e la sua vita dissoluta, alimentava nella borghesia italiana. Di D’Annunzio è, ad esempio, il libretto di “Parisina”, del 1913. Insomma, Mascagni come chiave per comprendere il ‘900, ma non scevro da riferimenti pregni di attualità come, per esempio, l’importanza attribuita alle donne, a Santuzza in particolare, che, nella novella di Giovanni Verga è poco più di una comparsa”.
Nella seconda parte della serata, consegnato al soprano pugliese Carmela Apollonio il Premio Belcanto 2021, che ha regalato, poi, un’intensa esibizione, preceduta da alcuni suoi allievi: il soprano Yilin Dong, il tenore Ming Lei e i baritoni Biagio Cuscito e Jie Wang.
Il giovedì, invece, in piazza Colapietro, un approfondimento sul legame tra la novella, l’atto unico verghiano e l’opera lirica di Mascagni. I personaggi della Cavalleria Rusticana di Verga hanno preso vita dalla voce potente ed espressiva dell’attrice e regista Teresa Ludovico che ha incantato il pubblico con alcuni estratti dalla novella. La simpatia di Antonio Stornaiolo ha permesso di addentrarsi con leggerezza in un tema complesso: il ruolo della musica nella vita dell’uomo. Presente ancora una volta il professor Orselli che, con Ferdinando Redavid, musicista e direttore artistico del festival, ha tracciato con rapidità e chiarezza la genesi dell’opera, oltre a soffermarsi sul celebre intermezzo ispirato, in qualche modo, alle idee wagneriane di lirica. Alcuni bellissimi versi d’amore puro e sensuale, interpretati con trasporto da Teresa Ludovico, hanno concluso l’evento.
Grande attesa per il 7 agosto, alle 21:30, Enrico Terrone Guerra (Turiddu), Valentina De Pasquale (Santuzza), Gangsoon Kim (Alfio), Mariella Zito (Lola) e Angela Alessandra Notarnicola (mamma Lucia), saliranno sul palco, accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari e dall’Alter Chorus di Molfetta, con la direzione musicale di Ferdinando Redavid, con la scenografia di Damiano Pastoressa, per restituirci le emozioni umane che la musica di Mascagni ha reso immortali. Ultimi biglietti disponibili su eventbrite.it e presso CAB, in via XX Settembre, 40.
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