Dal Magnificat all’ancor più celebre Gloria, la musica sacra di Antonio Vivaldi è la grande protagonista con il concerto «Et Exultavit» per l’ultimo doppio appuntamento del festival itinerante Oriente Occidente, in programma sabato 8 dicembre 2018 (ore 20,30) nella Chiesa del Carmine di Bari, in collaborazione con l’Arciconfraternita Maria SS. del Carmine e Fondazione Puglia, e domenica 9 dicembre (ore 20) nel Santuario della Madonna dei Miracoli di Andria, per il centenario dell’Associazione del Santuario, che promuove l’iniziativa con CrescerCantando Puglia.
Di scena, per la direzione musicale di Sabino Manzo, l’Orchestra barocca con strumenti storici Santa Teresa dei Maschi e il Coro Florilegium Vocis, con voci soliste i soprani Valeria La Grotta, Anna Giordano e Marina Del Giudice e il controtenore Nicolò Marzocca.
Non meno importanti della produzione strumentale, le composizioni sacre di Vivaldi si caratterizzano per il rispetto delle forme tradizionali ma anche per una accentuata varietà nell’armonizzazione delle voci, particolarmente espressive nei momenti di maggiore espansione polifonica, come attestano il superbo Magnificat e il luminoso Gloria.
Prima di queste due straordinarie pagine, il programma prevede, in apertura, il Beatus vir RV 598, una delle tre impostazioni di Vivaldi del Salmo 111, la cui composizione si colloca tra il 1711 e il 1719, primo periodo di attività del Prete Rosso nell’Ospedale della Pietà di Venezia.
A questo brano di breve durata, composto da un solo movimento in forma di Allegro di concerto strumentale, segue l’esecuzione della prima delle due versioni esistenti del Magnificat, la RV 610 scritta per le orfanelle del Conservatorio della Pietà, probabilmente intorno al 1715, e contenente l’aria «Et Exultavit» che dà il titolo al doppio concerto.
Chiude il programma il famoso Gloria RV 589, amato dalle società corali di tutto il mondo. Vivaldi lo scrisse ancor prima del Magnificat, tra il 1713 e il 1714, e oggi è considerato un capolavoro assoluto della musica sacra, per la sua straordinaria bellezza, la sua esuberanza e il suo carattere unico. Dimenticato per anni, il Gloria fu riscoperto nel 1920 da Alfredo Casella, compositore e pianista appassionato della musica vivaldiana, che lo ripropose al pubblico nel 1939, a Siena, durante “La Settimana di Vivaldi”.
L’ingresso ai due concerti è libero.
redazione