Oltre un centinaio di persone partecipa a Bari alla fiaccolata organizzata in tutta Italia da Amnesty International per “chiedere la verità” sulla morte del ricercatore italiano Giulio Regeni, il cui corpo senza vita fu ritrovato il 3 febbraio del 2016 in Egitto, dopo che la sua scomparsa dal Cairo, il 25 gennaio.
“Non ci accontenteremo di verità di comodo”, ha detto Dino Mangialardi, di Amnesty Bari, aggiungendo che la “partecipazione di così tante piazze dimostra che il nostro Paese ha una coscienza”. “La città di Bari – spiega una dichiarazione il vicesindaco Pierluigi Introna – ha aderito sin da subito alla richiesta di verità su una vicenda raccapricciante e dai contorni fin troppo oscuri. Assieme a tutti quelli che hanno a cuore la storia di Regeni e intendono sapere come sono andati realmente i fatti, anche l’amministrazione comunale oggi si schiera al fianco di chi da due anni chiede che sia fatta luce su questo omicidio”.
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redazione