” In Italia avere indagini a carico non solo non costituisce un ostacolo all’avanzamento di carriera, ma sembra che a volte sia il valore aggiunto dei vari curricula. Sono un convinto sostenitore della presunzione di innocenza fino a condanna definitiva, ma di fronte a certe accuse, e mi riferisco alla quantità e alla gravità delle stesse, mi sarei aspettato maggiore prudenza da parte di tutti”.
Lo ha dichiarato il segretario generale della Filca-Cisl di Bari, Antonio Delle Noci, commentando la recente designazione di Alessandro Profumo alla guida di Leonardo, ex Finmeccanica. “Mi permetto solo di ricordare – prosegue Delle Noci – che Profumo, ex numero uno di Unicredit, è oggetto di numerose indagini tra le quali quella relativa al crac di Divania, costata il posto a 430 lavoratori. Nel processo attualmente in corso sono coinvolti i vertici di Unicredit, a carico dei quali pende una richiesta di rinvio a giudizio per concorso in bancarotta fraudolenta dell’ex salottificio barese. Le accuse a funzionari e manager bancari sono quelle di aver suggerito operazioni ed investimenti ad alto rischio facendo svolgere un’attività finanziaria vietata dallo statuto ,che ha provocato il fallimento dell’azienda, in piena attività, e il conseguente licenziamento di 430 dipendenti.
di Antonio Carbonara