Dopo aver monitorato per giorni l’attività di braccianti stranieri impiegati nella raccolta di pomodori alla periferia di Foggia, poliziotti e carabinieri hanno arrestato un presunto caporale di 40 anni, con le accuse di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento di auto di servizio. L’uomo è stato fermato alla guida di un furgone fatiscente e senza finestrini, a bordo del quale c’erano 15 braccianti di origini africane.
Gli investigatori hanno ricostruito la giornata lavorativa dei braccianti, che cominciava alle 6 quando arrivavano in località Sprecacenere a bordo di un furgone bianco. L’uomo che guidava il mezzo, secondo quanto accertato dagli investigatori, era il caporale, lo stesso che controllava il lavoro sui campi.
L’attività lavorativa è stata ripresa con telecamere fino ad ottenere quelle che gli investigatori definiscono prove inconfutabili dell’attività di caporalato.