“Basta morti sul lavoro”, “schiavi mai”. Sono alcuni degli slogan che accompagnano l’avanzare della “marcia dei berretti rossi”, partita questa mattina da San Severo e diretta a Foggia contro lo sfruttamento della manodopera in agricoltura.
La manifestazione, organizzata dall’Usb, precede di qualche ora una seconda iniziativa che si terrà nel pomeriggio a Foggia, alla quale hanno aderito Cgil, Cisl e Uil e diverse associazioni, per ricordare i 16 braccianti morti negli ultimi giorni sulle strade del foggiamo in due incidenti stradali. Alla marcia di stamattina partecipano numerosi migranti che indossano gli stessi berretti rossi che usavano per proteggersi dal sole cocente “mentre raccoglievano i pomodori nei campi per la vergognosa paga di un euro al quintale”, i loro quattro compagni di lavoro morti nell’incidente di sabato scorso sulla provinciale 105 mentre tornavano dai campi. La marcia è partita dall’ex ghetto di Rignano, nel comune di San Severo, e si concluderà davanti alla prefettura di Foggia.
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redazione