Città di Foggia
Teatro Pubblico Pugliese – Ministero della Cultura – Regione Puglia Assessorato all’industria turistica e culturale gestione e valorizzazione territoriale
CITTÀ DI FOGGIA
TEATRO PUBBLICO PUGLIESE
TEATRO GIORDANO
Stagione teatrale 2021/2022
DOMANI, SABATO 4 DICEMBRE, E DOMENICA 5 DICEMBRE
ESCLUSIVA REGIONALE CON ALDO CAZZULLO E PIERO PELÙ
A RIVEDER LE STELLE
FOGGIA – Secondo atteso appuntamento della nuova stagione teatrale della Città di Foggia realizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. A salire sul palco del teatro Giordano in esclusiva regionale domani e dopodomani, sabato 4 e domenica 5 dicembre ci sarà Aldo Cazzullo con la partecipazione straordinaria del fiorentino Piero Pelù in A riveder le stelle ispirato all’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri(Corvino Produzioni).
SCHEDA SPETTACOLO
Aldo Cazzullo, Piero Pelù
A RIVEDER LE STELLE
tratto da “A riveder le stelle Dante il poeta che inventò l’Italia” di A. Cazzullo
(Mondadori 2020)
con la partecipazione straordinaria di PIERO PELÙ
regia ANGELO GENERALI
Dante è il poeta che inventò l’Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un’idea di noi stessi e del nostro Paese. Aldo Cazzullo ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell’Inferno e ne ha scelto – in questo che è anche un percorso tra le innumerevoli bellezze d’Italia – gli incontri più noti, con frequenti incursioni nella storia e nell’attualità. Dante infatti è severo con i compatrioti.
Denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l’interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie. A riveder le stelle avrà proprio come la Commedia due guide: un narratore, Aldo Cazzullo, accompagnato nel suo racconto da musiche e immagini a testimonianza quanto sia importante e ancora attuale l’eredità dell’Alighieri, ed un lettore che riporterà la lingua di Dante e la musicalità dei suoi versi, il fiorentino Piero Pelù.
Redazione