Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione di “Generare culture nonviolente contro la violenza sulle donne e contro ogni forma di discriminazione”, la manifestazione promossa dall’assessorato al Welfare e realizzata in collaborazione con più di 100 organizzazioni cittadine, con il coordinamento del consorzio Elpendù e della cooperativa sociale Progetto Città.
Tutte le attività sono state illustrate dall’assessora al Welfare Francesca Bottalico, dalla presidente di Progetto Città Gina Depalma e da Marika Massara, coordinatrice del Centro Antiviolenza dell’assessorato al Welfare.
“I conflitti, la violenza, la frammentazione dei legami, i linguaggi di odio continuano purtroppo ad abitare le nostre comunità causando spesso tensioni, intolleranza e istigazione all’odio tra persone, adolescenti, culture e generazioni diverse – ha esordito l’assessora al Welfare del Comune di Bari Francesca Bottalico -. Diventa fondamentale, oggi più che mai, non rassegnarsi, condannare, investire su una “cultura” della non violenza che sia capace di promuovere parità di diritti per tutti e tutte, giustizia sociale, comunità solidali ed educanti. In questo momento un’attenzione speciale va riservata tanto alle vittime quanto agli autori, in un’ottica di prevenzione ma anche di presa in carico complessiva, di investimento sull’educazione ai sentimenti nei luoghi del sapere e all’interno dei nuclei familiari, di rieducazione alle emozioni, allo stare insieme e alla costruzione di reti solidali e generative. Lo realizzeremo attraverso la prima rete territoriale istituzionale promossa dall’assessorato al Welfare in rete con il ministero, istituti penitenziari, tribunali, la Regione Puglia, al via in questi giorni con la prima scuola per operatori e insegnanti di formazione nata per promuovere culture non violente, con eventi territoriali e con l’avvio del primo programma cittadino “Città della Gentilezza”.
“Promuovere la bellezza, la socialità, l’essere comunità educanti e generanti, generatrici di prassi non violente è l’idea che muove “Generare culture non violente” – ha continuato la presidente di Progetto Città Gina Depalma – ed è partendo da questa idea che abbiamo pensato, in apertura del programma, ad un momento di inizio festoso. Il 25 novembre, alle 20.30, presso l’Officina degli Esordi ci sarà la scrittrice e blogger Enrica Tesio che nei suoi testi descrive in maniera molto bella il mondo delle donne, delle relazioni con gli uomini e il rapporto con i figli. Avremo in anteprima il suo spettacolo “Gli adulti non esistono”, tratto dal suo ultimo libro di poesie “Filastorta d’amore, rime fragili per donne resistenti”. Il 27 novembre, a chiusura di “Generare culture non violente”, ci ritroveremo per un flashmob in piazza Balenzano, durante il quale sarà realizzato un murales da Giuseppe D’Asta, che ha come tema la figura della donna, nella sua bellezza, nei sui lati più solari ma anche crepuscolari”.
La coordinatrice del Centro Antiviolenza dell’assessorato al Welfare Marika Massara, invece, ha posto l’attenzione sul workshop “Generare…non violento” che si terrà il 27 novembre alla Casa delle Culture. Nel workshop verrà affrontato il tema della violenza ostetrica, un tema di cui si parla poco, che riguarda tutte quelle violenze che la donna subisce in un momento molto importante e critico, quello del parto, fondamentale non solo per la donna, ma per la relazione che avrà con il figlio o la figlia.
Il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la kermesse si inaugura alle ore 20.30, nell’Officina degli Esordi, con lo spettacolo di Enrica Tesio e Mao. “Gli adulti non esistono” è una riflessione divertente e divertita, in prosa e musica, sulla quarantolescenza, quella strana adolescenza di ritorno che prende uomini e donne del secondo millennio dai 40 anni in su. È uno spettacolo che parla di amore per ridere e riflettere, con la musica di Mao – cantautore, chitarrista, conduttore, attore – e le parole della Tesio, nota scrittrice e blogger torinese.
Quest’anno, accanto al ricco calendario di appuntamenti promossi dalla rete di organizzazioni cittadine in tutti i municipi della città, saranno organizzati per la prima volta, nelle giornate del 26 e 27 novembre, I Cantieri di Generare Culture nonviolente dal titolo “Rigenerare la Comunità, Ristorare le Relazioni. Esperienze, bisogni e proposte”: due giornate fitte di riflessioni e seminari multidisciplinari su molteplici temi, dalle relazioni alle comunità, dalle generazioni ai linguaggi.
Tutte le attività sono ad ingresso libero sino ad esaurimento posti.
Si parte il 26, nel Centro Multimediale Karol, in via Marche 1, con l’introduzione di Francesca Bottalico, assessora al Welfare del Comune di Bari e Giuseppe Centomani, dirigente del Centro di Giustizia Minorile di Puglia e Basilicata e gli interventi di Riccardo Greco, presidente Tribunale per i Minorenni di Bari, Felice Di Lernia, antropologo, Pietro Guastamacchia, direttore UEPE Puglia e Basilicata, Roberta Cortella, regista docuserie “Boez – Andiamo via” Prodotta da Rai Fiction e Stemal Entertainment, Domenico Lobascio funzionario Servizio Sociale UEPE, LuigiSpedicato, docente di Sociologia dei processi culturali dell’Università degli Studi di Lecce.
Seguiranno, a partire dalle ore 14.30, i tavoli di lavoro e i workshop tematici. “Generare relazioni nonviolente” con Gabriella Falcicchio, ricercatrice del dipartimento ForPsiCom dell’Università degli Studi di Bari e l’avvocata Maria Grazia Garbati e “Generare Generazioni nonviolente” con Giuseppe Centomani, dirigente del CGM Puglia e Basilicata e Deborah Panettieri, direttrice I.FO.S. PUGLIA si terranno presso la Fondazione Giovanni Paolo II in via Marche 1.
Nella sede della Casa delle Culture dell’assessorato al Welfare, in via Baresano da Trani 15, si terrà “Generare… non violento” in collaborazione con l’Ordine Interprovinciale della Professione Ostetrica Bari e BAT con gli interventi di Marika Massara, coordinatrice del Centro Antiviolenza dell’assessorato al Welfare del Comune di Bari, Rossella Mesto, presidente dell’APS Idee, Rosaria Santoro, ostetrica e Menica De Tommaso, presidentessa del Collegio delle Ostetriche Bari e BAT. Contemporaneamente si terrà “Generare Linguaggi nonviolenti” con Pasqua Manfredi, avvocata della Rete Lenford, Nino Sisto del Tavolo LGBTQI del Comune di Bari, Clorinda Benedetto, presidente A.GE.D.O. Puglia e Tiziana Mangarella, sociologa dell’educazione.
Contemporaneamente “Generare Comunità nonviolente” sarà curato da Pinuccio Fazio, presidente dell’associazione culturale Michele Fazio ARCI, Vitandrea Marzano, dirigente Welfare, Politiche del lavoro e Innovazione sociale del Comune di Bari,Licia Positò, presidente del Gruppo Educhiamoci alla Pace di Bari eGrazia Lomonaco, coordinatrice Casa delle Culture dell’assessorato al Welfare Comune di Bari.
Il 27 novembre, alle ore 10, presso la Fondazione Giovanni Paolo II, ai saluti istituzionali e dei garanti regionali seguirà la restituzione lavori dei workshope ideazione di possibili mappe per l’attivazione di“Cantieri delle Ri-Generazioni” con la moderazione di Piero d’Argento, docente di Programmazione dei servizi sociali alla LUMSA di Taranto. Le conclusioni saranno affidate a Francesca Bottalico, assessora al Welfare del Comune di Bari
Il 27 novembre, alle ore 16, in Piazza Balenzano, appuntamento con un flash mob e la realizzazione di un murales a cura dell’artista Giuseppe D’Asta.
Il programma completo delle iniziative, comprese quelle in tutto il territorio cittadino, è disponibile sul sito www.comune.bari.it.
Informazioni
Facebook: Generare Culture Nonviolente
Tel. 080 5023090.
redazione