Il tribunale di Bari, sezione 1^ civile, riunito in camera di consiglio nelle persone dei magistrati: dr. Saverio U. de Simone (presidente), dr. Giuseppe Marseglia (giudice relatore), dr. Alessandro Carra (giudice), si è pronunciato sulla questione delle incandidabilità di alcuni soggetti che hanno fatto parte dell’amministrazione di Antonio Lomoro, quest’ultimo decaduto dal suo ruolo in seguito allo scioglimento del Comune di Valenzano per infiltrazioni mafiose.
A pagina 4 della sentenza appare chiara la volontà del Tribunale di accertare “se ed in che misura i soggetti in questione abbiano, con le loro condotte dolose e gravemente colpose, apportato un obiettivo contributo causale al più ampio quadro di infiltrazioni e condizionamenti che hanno dato luogo allo scioglimento del consiglio comunale“.
Ecco i nomi degli incandidabili alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, limitatamente al primo turno elettorale successivo all’adozione del D.P.R. del 25.09.2017 ed al territorio della Regione Puglia, sempre se la sentenza diventerà in seguito definitiva : Lomoro Antonio, Partipilo Lucia, Cavallo Teodoro, De Vivo Michele, Giuliano Giovanni, Potente Annalisa, Partipilo Agostino, De Vivo Francesco.
Rigettata la richiesta di incandidabilità nei confronti di D’Orazio Paolo, Sollecito Massimo e Luisi Giovanni.
Diverse le accuse sollevate nei riguardi degli “incandidabili”: per alcuni, presunti rapporti con la criminalità locale e vecchie questioni, quali l’operazione “Domino”, poi ancora i dissidi con la ex vicesindaco Francesca Ferri che ha annunciato a breve una sua dichiarazione e la mongolfiera nella festa patronale di San Rocco che ha determinato l’intervento dell’on. Dario Ginefra.
Antonio Carbonara